Due soli poliziotti, da anni, mai neppure alcun progetto di potenziamento e l'epilogo scontato: la Polfer di Iglesias è a un passo dalla chiusura. Il destino già scritto è frutto del progetto di ridimensionamento del Compartimento di Cagliari, destinato a diventare una costola (o, nello specifico, Sezione) del nuovo Compartimento Lazio-Sardegna. Non è frutto di catastrofiche supposizioni, ma è tutto contenuto nel comunicato stampa diffuso dal Siap, il sindacato italiano appartenenti Polizia, a firma di Mauro Aresu, segretario provinciale.

"Il nome della nostra isola finirà su una insegna della Capitale, ma come avviene su ogni cosa, nella nostra terra si smobilita e a subire le maggiori conseguenze sarà l'Iglesiente che perderà il posto Polfer di Iglesias, attualmente composto da due soli operatori senza ufficiali di Pg".

Nel documento vengono evidenziate le criticità che sono state oggetto durante una riunione in sede centrale. Ovvero: i dati statistici forniti dal Compartimento che fanno riferimento all'assenza di attività, denunce, controlli. Senza, però, soffermarsi sulla questione essenziale: la carenza di personale.

"Due soli operatori in organico, ciò non è stato considerato. Zero denunce? Non poteva essere altrimenti, visto che il cittadino che si presenta negli uffici Polfer a presentare denuncia viene dirottato in Commissariato perché manca la figura professionale preposta per legge".

Personale ridotto all'osso, è vero, ma pur sempre in grado di prestare un servizio che gode della fiducia di viaggiatori e personale ferroviario. Una situazione di estrema gravità che porta Aresu a ribadire che: "La nostra organizzazione sindacale non può far altro che denunciare quanto sta per accadere, cercando di tutelare gli ultimi due colleghi affinché, quanto meno, possano rimanere a Iglesias. Non possiamo, però, astenerci dal considerare incredibile che i sindaci e le popolazioni del territorio non si rendano conto che far smobilitare la Polizia ferroviaria da Iglesias non è un bel segnale. Anche in riferimento al forte flusso turistico che investe la zona in vari periodi dell'anno".
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