Quelle ruggini del maggio 2018 evidentemente non sono state cancellate nonostante l'abbraccio riappacificante che era seguito al violentissimo alterco registrato durante una delle tante proteste nei pressi dello stabilimento domusnovese della Rwm alla quale avevano preso parte anche gli esponenti di Sardegna Pulita e don Angelo Pittau.

Le parole del sindaco di Domusnovas Massimo Ventura ("pacifisti dalla pancia piena che ora raccolgono quanto seminato negli anni") a proposito dell'apertura di un'inchiesta penale sull'iter seguito per l'ok al progetto di ampliamento da 40 milioni in corso alla Rwm, non sono proprio state digerite dalla Confederazione Sindacale Sarda (Css) che ora replica duramente tramite il suo segretario regionale Giacomo Meloni, protagonista del precedente scontro con Massimo Ventura.

"Il sindaco di Domusnovas usi rispetto e porti gratitudine - tuona Meloni - verso quei pacifisti impegnati da tempo, gratuitamente, e avvalendosi di molteplici professionalità, nella ricerca di alternative serie per la riconversione della fabbrica, allo scopo di assicurare un lavoro buono e dignitoso anche agli stessi lavoratori della Rwm".

Su un solo aspetto Meloni e Ventura sembrano trovarsi in sintonia: "È nostra ferma volontà - prosegue Meloni - quella di trovare unità d’intenti e collaborazione con le amministrazioni comunali di Domusnovas e Iglesias, le rsu e i sindacati, perché, come afferma lo stesso Ventura, c’è sentore di fuga da parte della multinazionale tedesca che potrebbe trovare altrove, magari negli stessi Paesi Arabi prima suoi committenti, maggiori convenienze".

Meloni ne ha anche per il sindaco di Iglesias che si era detto certo del corretto iter seguito dai propri uffici nel concedere le autorizzazioni per gli ampliamenti della Rwm in territorio di Iglesias: "Non ostenti troppa sicurezza e sia più collaborativo con il Comitato Riconversione Rwm e con chiunque chiede legittimamente informazioni sulla Rwm: dover ogni volta ricorrere ad un accesso agli atti per qualunque documento non depone a favore della doverosa trasparenza".

Durissima la contro-replica di Massimo Ventura: "Sia lui a portare rispetto per le istituzioni: io lavoro per difendere il lavoro e per tenere le fabbriche aperte, lui solo per lavarsi la coscienza e lasciare a casa, così com’è accaduto, oltre 150 lavoratori. In passato sono stato tra i primi ad iscrivermi alla Css ma anche tra i primi ad andarmene notando scarsa tutela per i lavoratori".

Non le manda a dire nemmeno Mauro Usai, primo cittadino di Iglesias: "Ma di che parliamo? Ognuno ha il diritto di chiedere informazioni così come gli uffici hanno il diritto e il dovere di applicare le procedure previste per legge, la quale, voglio ricordarlo, non può essere elastica o dinamica: si rispetta e basta".
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