I familiari avrebbero avuto rassicurazioni da parte dei medici dopo lo spavento iniziale, convinti che Giovanni Battista Spano, 74 anni, avesse riportato solo qualche micro-frattura alle vertebre dopo la caduta dalle scale del 2 gennaio scorso. «Un mese di degenza tra letto e poltrona - sarebbe stato detto loro - e poi tornerà come nuovo». Ma l'anziano imbianchino, che viveva a Domus De Maria e si prendeva cura della moglie, è morto poco dopo apparentemente senza una spiegazione.

L'indagine della Procura - Per accertare le cause del decesso il sostituto procuratore Nicola Giua Marassi, dopo aver ricevuto l'esposto dei familiari che si sono rivolti allo Studio 3A, ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo. Nei giorni scorsi il medico legale incaricato dalla Procura, la dottoressa Letizia Galbiati, ha eseguito l'autopsia: gli esiti si conosceranno solo tra 60 giorni quando la consulente otterrà anche i risultati sugli esami istologici dal laboratorio che chiariranno la causa della morte. Per il momento, però, il fascicolo iscritto contro ignoti è passato al gruppo di magistrati che si occupa di colpe mediche, assegnato al sostituto procuratore Nicoletta Mari. Mercoledì, riconsegnata la salma ai familiari, si sono svolti i funerali.

L'esposto della famiglia - A presentare la denuncia che ha fatto scattare l'indagine è stata la moglie dell'imbianchino che si è presentata in Questura a Cagliari. Alla polizia ha raccontato che il marito aveva intenzione di ritinteggiare la casa ed è caduto dalla scala che stava utilizzando. Chiamata l'ambulanza, a causa dei forti dolori, i sanitari hanno subito immobilizzato il paziente e lo hanno trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Marino. Durante il viaggio non ci sarebbero stati problemi e Giovanni Battista Spano sarebbe stato vigile e avrebbe parlato con i volontari del 118. Ricoverato in Ortopedia per sospette micro-fratture, il giorno dopo avrebbe dovuto sottoporsi a una Tac. Moglie e figlia, però, avrebbero segnalato sintomi strani: oltre al dolore alla schiena, l'anziano avrebbe avuto molto freddo, nausea, formicolio a un piede e gonfiore ad una gamba. «Il viso - hanno poi segnalato in denuncia -, era sempre più giallo e smunto». Tornati dopo qualche ora per visitarlo, non l'hanno più trovato in stanza: era morto mentre si trovava a fare la Tac.

Ora spetterà al consulente della Procura il compito di comprendere cosa sia accaduto e se la morte sia legata a qualcosa che potrebbe essere sfuggito ai sanitari nell'immediatezza del ricovero. Nessuno dei sanitari risulta comunque indagato, anche perché il medico legale dovrà prima chiarire le ragioni del decesso.

Francesco Pinna

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