Il tema mercato civico, a Iglesias, continua a tenere banco.

In attesa che il Consiglio comunale si occupi dell’argomento - a seguito della presentazione di una mozione dei gruppi di minoranza - gli operatori della storica struttura (che loro stessi, riuniti nel Consorzio Cocim, gestiscono da un decennio) proseguono la loro opera di sensibilizzazione per dire no al piano dell’amministrazione che, per la gestione futura, intende aprire le porte ai privati.

Nei giorni scorsi hanno manifestato criticità e timori a Giorgio Oppi, consigliere regionale e leader dell’Udc, partito che a Iglesias fa parte della maggioranza di centrosinistra. “Abbiamo apprezzato molto il fatto che ci abbia ascoltati - commenta Piero Fenu - presidente del Cocim - è quello che chiediamo da tempo agli amministratori comunali”.

C’è da discutere anche una mozione della minoranza che, tra l’altro, chiede di non estromettere gli operatori dalla gestione. “Il Consiglio deve essere coinvolto quando si tratta di temi di tale rilevanza - dice Luigi Biggio, capogruppo di FI - La discussione della nostra mozione sarà anche l’occasione per capire realmente quali siano le posizioni dei consiglieri di maggioranza sul tema mercato”. Si fanno insistenti, al riguardo, le voci su malumori nel centrosinistra. Ma Ubaldo Scanu - assessore alle Attività produttive e segretario del Pd cittadino - si affretta a smentire: “Nelle ultime due settimane ho organizzato riunioni con i partiti di maggioranza: visti gli atti e sentiti i fatti, tutti hanno condiviso il progetto che la stessa Giunta, compatta, aveva approvato”.

Non si è ancora svolto, tuttavia, l’incontro pubblico che l’amministrazione ha annunciato diverse settimane fa per illustrare il progetto: piano che punta a far diventare il mercato una “piazza coperta”, con palestra, ristorante e altri servizi. Nel progetto scomparirebbe il market: 7 dipendenti e un fatturato di 800 mila euro annui, fortemente voluto dagli operatori a supporto dell’attività dei 35 box.
© Riproduzione riservata