"Il pallone era la tua vita, la tua più grande passione".

Inizia così la struggente lettera che Marzia Pusceddu ha voluto rendere pubblica sul suo profilo Facebook per dire addio al fratellino Luca.

Parole piene di dolcezza, amore e dolore che la sorella maggiore del bimbo di 10 anni morto martedì dopo aver battuto la testa mentre tentava una rovesciata nel campo della scuola calcio San Francesco a Quartu, ha messo on line ieri sera al termine del funerale a cui hanno preso parte centinaia di persone tra cui la leggenda rossoblù Gigi Riva.

"A ogni ora del giorno e della sera non facevi altro che palleggiare ovunque ti trovassi - è il ricordo di Marzia -. Eri pronto a prendere mille rimproveri ma a te non importava... Facevi finta di non sentire e continuavi a fare ciò che più amavi... Giocare!

Sognavi di diventare famoso , di giocare in grandi squadre, di diventare collega dei tuoi idoli... E ora loro parlano di te...

Tutti parlano di te, tutti ti mandano regali perfino i giocatori della tua squadra del cuore... Quanto ti saresti emozionato amore mio.

Figurati un po' che è venuto proprio Gigi Riva ad accompagnarti in questo lungo viaggio... parlavi spesso di lui amore mio hai deciso che dovevi continuare a correre in paradiso... Lì sì che c'è spazio che la palla non fa troppo rumore... Ora puoi fare tutte le rovesciate che vuoi".

"Lì sì che stai giocando con i vecchi grandi del calcio ..

Ti hanno fatto una splendida festa mille palloncini bianchi sono volati in cielo... Quanti applausi per te campione!

Eri un bambino fantastico tutti ti amavano era impossibile non affezionarsi...

Tu davvero sapevi mettere pace... Per te era davvero importante... Mi chiedevi sempre come mai Cagliari e Torres non potevano andar d'accordo... solo un ometto come te poteva far incontrare oggi almeno con i pensieri due squadre in lotta da una vita...

Ma sopratutto eri il fratello migliore del mondo sempre pronto a proteggermi.

Non sono pronta ad una vita senza te amore mio.

Ti amo amore".
© Riproduzione riservata