A metà degli anni cinquanta si innamora di Arborea.

É qui che da quel momento decide di vivere, di lavorare e anche di morire. Il paese della Bonifica ha salutato il più longevo del paese.

Carmelo Galia, agricoltore e allevatore, aveva 97 anni. Un simbolo per il paese. E non solo per essere riuscito a raggiungere questo primato, ma per ciò che lascia alla comunità. Carmelo Galia, di origine siciliana, arriva ad Arborea nel 1956, periodo in cui si stava completando la riforma agraria e nasceva il sistema delle cooperative.

"Come molte altre persone provenienti dal continente, anche Carmelo scelse di fermarsi in questo territorio in cui la vita e il sostentamento delle famiglie si fondavano principalmente sul ritmo del lavoro in campagna, accudendo il bestiame e coltivando la terra - racconta Manuela Pintus, sindaco e amica della famiglia Galia -. Carmelo era un prezioso conoscitore della vita delle piante, silenzioso custode di innumerevoli orti privati. Lascia ovunque alberi che i nostri bambini continueranno a cogliere".

Il suo funerale, presieduto dal vescovo di Sassari Gian Franco Saba, è stato celebrato da suo figlio, don Gaetano Galia: "Dio è stato generoso con mio padre: 97 anni vissuti in salute e serenità. È andato via sereno. Niente di più bello, anche se il distacco è sempre triste. Ma i nostri cari li sentiamo sempre accanto. E per chi ha fede, sa che vivono nell'amore eterno di Dio".
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