Arriveranno probabilmente a metà febbraio i medici "in affitto" per riaprire il Punto di primo intervento del Delogu di Ghilarza, chiuso da novembre del 2019. La notizia arriva direttamente dall'assessore alla Sanità e la riporta il presidente della Commissione regionale alla Sanità Domenico Gallus che ha appositamente interpellato l'assessore sulla questione.

Ma questa novità non ferma la protesta del Comitato che sabato mattina sarà di nuovo in piazza con un corteo di macchine incolonnate per denunciare la mancata riattivazione del laboratorio analisi, chiuso da luglio, quando è andato in pensione l'ultimo medico rimasto. Il personale che avrebbe dovuto prendere servizio al Delogu, dalle informazioni in possesso del Comitato, sarebbe stato dirottato al San Martino. Da qui la nuova protesta che si somma ai motivi storici del malcontento, primo fra tutti le porte del punto di primo intervento ancora sbarrate.

LE NOVITÀ - "Durante la Commissione sanità, a mia precisa richiesta, l'assessore Nieddu ha spiegato che hanno risposto alla manifestazione di interesse per l'assunzione dei cosiddetti medici in affitto. L'iter sta procedendo e dovrebbe essere chiuso per metà febbraio, quando secondo le indicazioni che sono state date dovrebbe riaprire il punto di primo intervento", spiega Domenico Gallus. E a proposto della manifestazione di sabato aggiunge: "Condivido e solidarizzo con la protesta. Sono però fiducioso che il problema del laboratorio verrà risolto quando riaprirà il punto di primo intervento che per funzionare necessita del laboratorio H24".

LA PROTESTA - Auto incolonnate sabato nel viale Antonio Carta dalle 9,30 alle 12. I rappresentanti del comitato Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu sottolineano: "Il laboratorio analisi del Delogu è paralizzato da mesi per la mancata sostituzione dell'ultimo dirigente medico in servizio, uscito per pensionamento dopo altri due, anch'essi mai sostituiti. Non abbiamo dimenticato che, dopo un'altra precedente, una nuova selezione per l'assunzione di dirigenti medici di Patologia Clinica era stata bandita da ATS fin dal 16 luglio 2020 e chiusa il 15 dicembre con una regolare graduatoria che comprendeva ben 26 idonei e ammessi. Un buon numero di essi è stato assegnato alla ASSL di Oristano e nel capoluogo è rimasto. Così il laboratorio del San Martino conta oggi 2 dirigenti medici, 12 dirigenti biologi, 25 tecnici e 6 infermieri, mentre il laboratorio dell'ospedale di Ghilarza permane chiuso, pur potendo riprendere il suo lavoro con l'attuale personale se fosse garantita la presenza di almeno un dirigente biologo, evitando così di dover trasferire giornalmente a Oristano le 60-90 provette di sangue prelevato col servizio agli esterni del territorio". E aggiungono: "Davanti alla protesta del territorio ben due diversi inviti formali sono stati indirizzati, nei giorni scorsi, dalla dimissionata commissaria della Assl al responsabile del servizio di laboratorio, con l'indicazione di provvedere al dislocamento di un dirigente biologo al Delogu, anche in previsione della riapertura del suo Presidio di Primo Intervento. Lettera morta, naturalmente". Sabato dunque la nuova manifestazione di protesta.
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