Ben 202 incendi da maggio nell'Oristanese. La superfice percorsa dalle fiamme si è fermata poco sotto i 500 ettari, nonostante le alte temperature e la temuta siccità. Secondo il corpo Forestale la tempestività degli interventi è stata fondamentale per limitare i danni al patrimonio ambientale e forestale.

"Dei 202 incendi ben 147 sono inferiori ad 1 ettaro - precisa Tiziana Pinna, direttrice del Servizio provinciale forestale di Oristano - le sinergie e l'apparato regionale antincendio vuole dire che funzionano, compresi i mezzi aerei; fondamentali nelle operazioni di spegnimento. Solo 5 incendi sono stati superiori ai 10 ettari: Grighine e Ruinas, domenica scorsa, il Montiferru, a Cuglieri e Sennariolo, il 24 agosto e a Paulilatino il 9 agosto".

"Il bilancio sino ad oggi non può che essere positivo - commenta l'assessore regionale dell'Ambiente Gianni Lampis - nonostante una stagione altamente a rischio per via del meteo e della siccità, registriamo in media negli ultimi 10 anni un calo del territorio colpito dal fuoco del 25%. Grazie anche all'imponente apparato, formato da 6.500 uomini, centinaia di automezzi e 15 mezzi aerei, compresi i Canadair di stanza ad Olbia. L'Oristanese ha la possibilità di contare su personale specializzato - precisa l'assessore Lampis - nelle organizzazioni di volontariato, barracelli e Protezione civile, ma anche personale dell'agenzia Forestas, del corpo Forestale e dei vigili del fuoco. Il patrimonio umano, strutture e mezzi hanno determinato questo risultato positivo per il territorio. La dislocazione capillare di uomini e mezzi consente di arrivare tempestivamente sul luogo dell'incendio".
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