Lanusei, la Procura invia il Nas in ospedale
La lente dei pm su una ditta incaricata della sanificazione
Blitz del Nas all'Asl di Lanusei. Ieri i carabinieri del Nucleo per la tutela della salute hanno condotto un'ispezione all'ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei e nella sede Usca di Bari Sardo. Sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori sono finiti gli ambienti sanitari e i protocolli preventivi all'interno delle strutture, i prodotti igienizzanti e di sanificazione dei locali. Alcune persone sono state iscritte nel registro degli indagati nell'ambito di un'inchiesta - a carico dell'impresa incaricata della sanificazione - aperta dalla Procura di Lanusei alla luce di una segnalazione. Ulteriori sviluppi sono attesi tra oggi e domani, quando sul tavolo del magistrato inquirente arriverà il rapporto del Nas. L'inchiesta corre parallela a quella aperta nei giorni scorsi sul caso della somministrazione dei vaccini.
I controlli
I militari si sono presentati in forze negli ambienti sanitari dell'Asl di Lanusei. Ieri, su delega del pm Gualtiero Battisti, titolare della seconda inchiesta legata all'emergenza sanitaria che la Procura ha aperto nelle ultime settimane, sono finite le pratiche portate avanti dalla ditta di sanificazione nei vari locali dell'Azienda. La Procura vuole vederci chiaro dopo gli ultimi casi di contagio avvenuti nell'ambiente sanitario. Al momento è al vaglio la posizione di alcune persone, che risultano ufficialmente indagate. L'inchiesta si focalizza sull'impresa specializzata nell'attività di sanificazione degli ambienti. Si tratta di controlli mirati a verificare le misure di contenimento del contagio, partendo dalle procedure di pulizia e sanificazione.
Casi positivi
Nei giorni scorsi, era emersa preoccupazione per i casi di contagio nell'apparato amministrativo dell'Asl di Lanusei. Fino a qualche giorno fa erano 10 i dipendenti dell'ospedale Nostra Signora della Mercede, 7 amministrativi e 3 infermieri, positivi al coronavirus. Nel presidio le prime dosi di vaccino anti-Covid sono state iniettate il 7 gennaio scorso. Quasi 800 quelle fin qui somministrate.
Roberto Secci
