Si è squarciato l'addome con il disco della smerigliatrice.

Benché ferito e sanguinante e con una parte dell'intestino in evidenza, Sandro Locci, 59 anni, agricoltore di Osini, è riuscito a raggiungere, da solo, l'ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei dove i medici gli hanno salvato la vita con un intervento di ricucitura che ha evitato una possibile emorragia.

L'incidente è accaduto ieri mattina nelle campagne di Pelau mentre l'uomo stava eseguendo lavori di hobbistica. Il tempestivo accesso al Pronto soccorso conferma l'essenzialità del presidio sanitario in un'area svantaggiata, con una rete stradale sfavorevole, distante dagli hub ospedalieri dei principali centri.

La paura

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo era impegnato in piccoli lavori in un'area di sua proprietà. Ha imbracciato una smerigliatrice per tagliare alcuni oggetti. Forse un'operazione svolta in più di un'occasione prima di ieri mattina. Per un caso fortuito, ha perso il controllo dell'utensile che gli è piombato sull'addome.

Non è ancora chiara l'esatta dinamica dell'accaduto, ma di certo il disco dentato gli ha procurato una ferita di una trentina di centimetri. Sangue e una parte dell'intestino in evidenza non hanno piegato la resistenza del ferito che ha trovato la forza di reagire applicandosi una fascia elastica, abitualmente utilizzata per contenere i dolori lombari, attorno alla ferita.

Corsa sfrenata

L'incidente è accaduto in una zona sprovvista di copertura telefonica. Impossibilitato a chiamare i soccorsi, l'uomo si è messo al volante della sua auto. Direzione ospedale.

Dopo un rapidissimo passaggio in Pronto soccorso, accertate le condizioni delicatissime, il ferito è stato trasferito in sala operatoria dove l'équipe coordinata dal chirurgo Gian Pietro Gusai, direttore facente funzioni arrivato di recente dall'ospedale Brotzu di Cagliari, ha subito preso in mano la situazione. La ferita, che non ha intaccato l'asse intestinale, è stata ripulita e suturata. Il paziente è ricoverato in Chirurgia. Non è in pericolo di vita.

Roberto Secci

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