La battaglia giudiziaria per le terre di Quirra tra il Comune di Arzana e la copperativa Fra Lavoratori di Jerzu arriverà fino al Consiglio di Stato. Non sono bastati cinque anni di sentenze, decreti, ricorsi e ingiunzioni per arrivare a stabilire se i soci della cooperativa possono rimanere nelle terre a loro affidate nel 1951 o debbano andare via.

Nove quintali di grano. Era questo il canone annuo che la cooperativa pagava al comune di Arzana. Meno di 100 euro l'anno per 138 ettari di vigneti razionali a S'Accettori, nelle campagne di Quirra. Tuttavia nel 1951 i vigneti non c'erano. I sessanta soci della cooperativa Fra Lavoratori di Jerzu hanno trasformato le terre concesse dall'allora commissario prefettizio in un giardino di uve cannonau e frutteti. 'assegnazione era stata disposta sulla base di un decreto legislativo sulle terre incolte.

Hanno costruito strade e case, con l'autorizzazione del Comune di Arzana. In origine gli ettari di terra in concessione ventennale erano 205, ridotti a 138 nel 1954.

La concessione era ventennale. Nel 2000 il sindaco di Arzana Marco Melis cerca di rinegoziare il contratto. Troppo esiguo secondo il Comune il canone d'affitto per terre con un valore stimato di 100 mila euro per ettaro. Chiede in un primo meomento un canone annuo di 45 mila euro, salvo popi abbassare abbassato l'asticella fino a 20 mila. Come sembrano lontani i 9 quintali di grano pattuiti nel 1951. I primi tentativi di intesa si infrangono sui dissidi tra le parti. Solo nel 2014 il Comune di Arzana decide di rompere gli indugi e si rivolge al giudice chiedendo il rilascio dei terreni per scadenza della concessione. Il 20 settembre del 2016 la prima sentenza. I giudici del collegio del Tribunale di Lanusei (presidente Nicole Serra, a latere Malagoli e Rivellini) condannano la cooperativa Fra Lavoratori di Jerzu, 60 soci, a restituire, nello stato attuale, le terre gravate da usi civici al Comune di Arzana. Un incubo per chi in quelle terre lavora da due generazioni, una questione di equità e giustizia per i ricorrenti, assistiti dagli avvocati Francesco Detti e Nanni Porcu.

La prima vendemmia arzanese a Quirra (foto Simone Loi)
La prima vendemmia arzanese a Quirra (foto Simone Loi)
La prima vendemmia arzanese a Quirra (foto Simone Loi)

Sette mesi dopo la sentenza, l'offerta del Comune di Arzana, (450 euro a ettaro per i vigneti, 350 per i frutteti 45 mila euro all'anno), viene rifiutata. La coop rilancia mettendo sul piatto 6000 euro all'anno, la rivalutazione delle 50 mila lire di un tempo. Arzana a questo punto chiede la messa in esecuzione della sentenza, chiedendo lo sgombero della cooperativa Fra lavoratori di Jerzu dai vigneti di Quirra e prepara un bando pubblico per l'affidamento.

Poco dopo anche la sentenza d'appello, presentata dalla cooperativa con l'avvocato Gianni Carrus, dava ragione al Comune di Arzana. Il ricorso muoveva dal principio che non ci sarebbe mai stato un contratto d'affitto, ma solo un bando per l'affidamento.

Nel gennaio del 2018 il Comune di Arzana pubblica un bando per l'affidamento dei terreni: unico requisito essenziale essere cittadino residente nel Comune di Arzana. Il 31 gennaio è lo stesso sindaco Marco Melis, accompagnato da un ufficiale giudiziario a notificare alla Fra Lavoratori l'ordinanza di sfratto. Nessuna tensione con i soci, decisi in ogni modo a resistere e che poco prima hanno presentato un'istanza di sospensione della sentenza. A febbraio, dopo due sentenze, di primo e secondo grado, a favore del Comune di Arzana, e in attesa di possibili ulteriori sviluppi giudiziari, un salvagente per la cooperativa sotto sfratto arriva dalla Giunta regionale. Argea comunica al Comune l'avvio del procedimento di legittimazione, strumento figlio di una delibera regionale, su cui la cooperativa Fra Lavoratori di Jerzu punta per rimanere nelle terre di Quirra. Intanto la telenovela giudiziaria prosegue. A settembre il giudice del Tribunale di Lanusei respinge l'istanza di sospensione della sentenza, un mese dopo la cooperativa ricorre al Tar nei confronti del Comune di Arzana. A novembre la firma di fronte all'ufficiale giudiziario sancisce il passaggio dei terreni ad Arzana. Nel gennaio del 2019 un altro elemento sembra voltare le spalle alla cooperativa. Argea respinge l'istanza per accedere alla legittimazione. Inevitabile il ricorso da parte degli avvocati della cooperativa Gianni Carrus e Rosalino Ghironi. Nel settembre scorso il primo effetto reale della battaglia. A vendemmiare a Quirra arrivano gli arzanesi. Settant'anni dopo trenta cittadini hanno rimesso piede nei terreni ceduti per uso civico. Un colpo durissimo per la cooperativa che poco dopo deve incassare anche il niet del Tar al ricorso contro il diniego di Argea. Frammenti di una telenovela giudiziaria dalle mille sfaccettature di non cui non si intravvede un finale, tantomeno lieto. L'ultima notizia è datata sette dicembre: la cooperativa Fra Lavoratori ricorre al Consiglio di Stato. L'ultima speranza prima di rassegnarsi a cedere i terreni persi in Tribunale.
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