Non si ferma a Segariu la protesta per l'orario ridotto di apertura dell'ufficio postale, deciso da Poste Italiane a inizio pandemia.

Questa mattina il sindaco Andrea Fenu ha raggiunto i cittadini in fila sotto il sole, davanti all'ufficio.

Il primo cittadino ha ricordato: "Prima dell'emergenza coronavirus l'ufficio apriva sei giorni la settimana, ora solo tre. Poste Italiane ci deve spiegare perché permangono ancora questi restrizioni. Siamo a luglio, non più ad aprile. Chiediamo un ritorno alla normalità anche per il nostro ufficio postale".

Tanti i cittadini arrabbiati stamani: "Non è piacevole fare la fila sotto il sole. Ma cosa succederà quando arriveranno le piogge?". C'è chi ha lamentato di aver fatto una fila di tre ore per spedire un pacco.

Il sindaco Fenu ha ricordato: "Fuori dall'ufficio si creano assembramenti e, oltretutto, siamo a fianco di una strada statale molto trafficata, con pericoli per i nostri cittadini".

POSTE ITALIANE - In una nota Poste Italiane ha precisato che "sono oramai 149 su un totale di 150 gli uffici postali attualmente aperti con varie modalità a Cagliari e nel Sud Sardegna. Con l'evolversi in positivo della situazione di emergenza, l'azienda sta provvedendo anche al ripristino degli orari pre-Covid in tutte le sedi della Sardegna. Poste si scusa con i cittadini per gli eventuali temporanei disagi". Ancora: "Poste Italiane ricorda che sono a disposizione della clientela, oltre ai servizi online ed alle applicazioni dedicate, 102 sportelli Postamat nel territorio delle due province, disponibili sette giorni su sette ed in funzione 24 ore su 24, che consentono di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, accanto al pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale".
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