Tre anni di indagini, 16 persone arrestate, cinque chili di droga sequestrata e una capillare rete di spaccio organizzata in tutto il Nord Sardegna smantellata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Olbia: sono i dati essenziali dell'operazione "Barber Shop" che all'alba di oggi ha visto in azione i Carabinieri dei Comandi Provinciale di Sassari, Napoli e Milano, con il supporto dello Squadrone Eliportato "Cacciatori di Sardegna" e di un'unità cinofila di Abbasanta, nonché di un elicottero del 10° Nucleo Elicotteri di Olbia - Venafiorita.

È stata eseguita l'ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Cagliari, Roberto Cau. Quindici persone sono state trasferite in carcere e per una donna è scattata la misura dell'obbligo di dimora. L'Operazione, denominata "Barber Shop" (per l'attività lavorativa del capo dell'organizzazione) è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari. Secondo i pm della Dda a Olbia e nel Nord Sardegna era attiva una organizzazione guidata dai fratelli olbiesi Francesco ed Antonio Salerno, da Fabio Casula e Francesco Carta. I quattro avrebbero coordinato le attività di spaccio grazie ai canali di approvvigionamento della cocaina che arrivava da Lazio e Campania. Tutto nasce da un'inchiesta su una rapina ai danni di un pensionato, avvenuta a Padru nel 2016. I Carabinieri hanno intercettato e pedinato il gruppo per mesi.

I presunti trafficanti sono stati ascoltati nonostante utilizzassero utenze telefoniche intestate a cittadini cinesi. Le misure cautelari sono state emesse a carico di Francesco Salerno, 43 anni, di Olbia, Antonio Salerno, 37 anni di Olbia, Francesco Carta, 44 anni, di Desulo, Fabio Casula, 46 anni, di Monti, Fabio Azara, 47enne di Olbia, Salvatore Carta, olbiese, 48 anni, Fortunato Davoli, 39 anni, di Olbia, Lorenzo Pes, 46 anni, olbiese, Massimiliano, 41 anni, Pietro Marras, 45 anni, entrambi di Olbia, Rosario Polverino 54 anni, di Napoli, Salvatore Cuomo, 56 anni, di Pozzomaggiore, Gennaro D'Alessandro, 62 anni, di Sassari, Salvatore D'Auria, 38 anni, di Napoli e Vincenzo Andreacchio, 34 anni di Chiaravalle Centrale (Cosenza).

La misura cautelare dell'obbligo di dimora è scattata per, infine, Maria Antonietta Sanna, 40 anni, di Olbia. Nel corso delle indagini sono emersi presunti rapporti con esponenti della criminalità organizzata, in particolare quella campana.

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