L'invito sarebbe partito da Giovanni Corona, il gestore delle Nuove Terme di Sardara, un amico che sente regolarmente. È questo, in estrema sintesi, quanto avrebbe raccontato Mauro Esu, portavoce del governatore Christian Solinas, agli investigatori che lo hanno sentito - come persona informata sui fatti - nella tarda serata di ieri in merito alla sua presenza al pranzo di mercoledì 7 aprile, interrotto dagli uomini della Guardia di Finanza di Sanluri perché organizzato in violazione delle norme anti-covid previste dalla Zona Arancione. Una quarantina di commensali, metà dei quali scappata.

Testimone

Il condizionale è d'obbligo, perché non filtra pressoché nulla sul breve incontro con gli investigatori che lavorano col pubblico ministero Giangiacomo Pilia. Il portavoce del Presidente della Regione è stato convocato poco dopo le 19: l'incontro con il magistrato e con gli investigatori del Nucleo di polizia economico e finanziaria è durato poco più di mezz'ora. Nei fatti, avrebbe ammesso la sua partecipazione al pranzo e chiarito di essere stato invitato dal gestore, un suo amico.

Sentito anche Corona

Prima di lui, verso le 17, era stato ascoltato dagli investigatori proprio il manager Giovanni Corona, uno dei soci della Sardegna Termale srl, la società che gestisce le Nuove Terme di Sardara. Anche lui è stato ascoltato come persona informata sui fatti ed è rimasto oltre un'ora e mezza davanti al magistrato e ai finanzieri. Anche in questo caso, come per Esu, non filtra nulla di ufficiale. L'imprenditore, in ogni caso, avrebbe chiarito di aver invitato lui alcuni commensali presenti, ma che altri non erano preventivati. Per il resto, silenzio e riserbo sono assoluti.

L'ipotesi di convenzione

In mattinata, invece, era stato convocato dagli investigatori il colonnello Marco Granari, comandante del 151° Reggimento della Brigata Sassari. All'ufficiale è stato chiesto di chiarire le ragioni della sua presenza nel complesso termale di Sardara, visto che il suo nome compare nell'elenco delle 19 persone identificate dai Finanzieri come presenti al pranzo. Per tutti quelli che hanno presentato autocertificazione sarebbe in arrivo la sanzione. In Procura, l'ufficiale avrebbe confermato il rumors che circola da mercoledì tra i militari della caserma Monfenera di Cagliari, sede del 151°, ovvero che Granari fosse lì per discutere un'ipotesi di convenzione tra il reggimento che comanda e le Terme. Con lui sono stati identificati anche i militari Mario Piras e Davide Concas.

Le convocazioni

Le convocazioni dei testimoni in Procura proseguiranno a ritmi serrati. Domani è il turno del sindaco di Mandas, Umberto Oppus, direttore generale dell'assessorato regionale agli Enti locali. Il suo nome non è tra i 19 identificati, ma la sua presenza al pranzo è stata confermata agli investigatori della Procura dal Capo della Forestale, Antonio Casula, che aveva chiarito di essere stato a Sardara per ragioni lavorative. Il dirigente dei forestali, il primo primo a essere chiamato in Procura, ha rotto così il muro di silenzio sui partecipanti che erano riusciti a dileguarsi e non farsi identificare dalla Finanza. Tra questi proprio Umberto Oppus, Sandro Murtas (ex ad Abbanoa), Pietrino Fois (commissario della provincia di Sassari) e lo stesso Mauro Esu.

Francesco Pinna

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