Gimbe: "In Sardegna la situazione peggiora, rapporto tamponi-positvi al 14,6%" VIDEO
Per la seconda settimana consecutiva "tutti gli indicatori regionali sono in peggioramento"Per la seconda settimana consecutiva in Sardegna tutti gli indicatori regionali sull'emergenza Covid sono in peggioramento. Una situazione che accomune l'Isola alla Valle d'Aosta per quanto riguarda il periodo 6-12 gennaio. Lo rileva la Fondazione Gimbe nel consueto monitoraggio settimanale sull'evoluzione della diffusione del virus.
Nell'Isola vengono, infatti, registrati 1.062 casi attualmente positivi per 100.000 abitanti con un incremento pari al 6,7%, mentre sono 903 i casi testati per 100.000 abitanti con un rapporto tra positivi e test che arriva al 14,6%.
Va meglio la situazione negli ospedali, dove la pressione dei posti letto Covid è sotto il limite di saturazione: 25% in terapia intensiva rispetto alla soglia critica del 30% (ma l'ultimo report Agenas aggiornato a ieri fa salire il dato al 26%), e 31% in area medica, ben sotto il tetto fissato al 40%.
Dati che comunque, afferma il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta, "confermano la lenta risalita dei nuovi casi settimanali".
IN ITALIA - Incremento dei casi settimanali che riguarda l'intero Stivale, con i contagi dal 6 al 12 gennaio che ammontano a 121.644 unità, contro i 114.132 della settimana precedente.
Sul fronte ospedaliero si registra una lieve risalita dei ricoverati con sintomi (23.712 rispetto a 23.395) e delle terapie intensive (2.636 rispetto 2.569). E sono ancora in aumento i decessi settimanali, 3.490 rispetto a 3.300.
"Serve il lockdown - avverte la Fondazione -, il vaccino non è una soluzione immediata".
(Unioneonline/L)