La Giunta è pronta a istituire, già oggi, un Comitato che coinvolga le università regionali, le associazioni e le parti sociali per la redazione di un documento che illustri in modo chiaro gli elementi scientifici idonei per supportare l'esclusione netta della possibilità che la Sardegna ospiti il deposito unico di scorie nucleari.

Lo ha annunciato oggi in Consiglio regionale il presidente della Regione Christian Solinas. La questione dello stoccaggio di rifiuti radioattivi è il primo punto all'ordine del giorno della seduta dell'Aula che a fine mattina dovrebbe votare un odg unitario, per riprendere nel pomeriggio con la discussione del Piano casa. "Se questo non dovesse essere sufficiente - ha chiarito il governatore - siamo pronti a coordinare la mobilitazione democratica di enti locali, del popolo sardo, delle istituzioni culturali e scientifiche e dei corpi intermedi per manifestare la nostra contrarietà netta, senza se e senza ma".

Solinas ha ribadito che "l'Isola ha già pagato il suo tributo allo Stato con il 60% delle servitù militari concentrate sul territorio, con il contributo durante la Grande guerra, con un disboscamento dei 4/5 del patrimonio arboreo per la costruzione delle ferrovie nazionali".

Concessioni, queste ultime, "che hanno determinato la situazione attuale di rischio idrogeologico, fino a modificare il sistema economico produttivo". Rispetto a tutto questo, semmai, "lo Stato dovrebbe prevedere interventi economici e piani rinascita per riallineare la Sardegna agli standard del resto del Paese e dell'Europa".
© Riproduzione riservata