Quando i carabinieri si sono presentati a casa sua, ha provato a negare. Poi davanti alle 28 mutandine e al reggiseno ritrovati in camera da letto, non ha potuto far altro che rimanere in silenzio. Gianmauro Cardia, 40 anni di Monserrato, è stato denunciato per atti persecutori, furto e molestie sessuali: è lui, secondo le indagini dei militari della stazione di Pirri coordinate dal pm Alessandro Pili, ad aver preso di mira una giovane cagliaritana, rubandole la biancheria intima e lasciandole dei messaggi con pesanti riferimenti sessuali. Un incubo, per la vittima, iniziato lo scorso giugno e proseguito fino alla scorsa settimana. Per ora Cardia, con alcuni precedenti per spaccio ma anche specifici, è in stato di libertà ma potrebbero scattare dei provvedimenti a suo carico, a tutela della giovane.

La paura

Dalle rapide indagini dei carabinieri di Pirri, che hanno raccolto le querele presentate dalla vittima, tutto è iniziato su Facebook. Il disoccupato ha notato la 28enne in strada, ritrovandola sui social. Una volta individuata la sua abitazione, nel centro di Pirri, sono iniziate le incursioni. Una a fine giugno, una a metà luglio. Poi, dopo la sosta di agosto, altri tre blitz a settembre. Tutti denunciati dalla vittima ai militari e, nell'ultima occasione, con l'intervento degli agenti della squadra volante.

I filmati

I carabinieri avevano già indirizzato le indagini su alcuni sospettati grazie ad alcuni filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona. Un individuo è stato immortalato mentre saliva sul balconcino al piano rialzato. In una circostanza è stato ripreso anche il viso, in un'altra indossava un cappuccio che copriva parzialmente il volto.

I messaggi

Nei cinque furti, come emerso dalle indagini, sono state portate via ben 28 mutandine, di vario tipo. Ma l'uomo ha anche lasciato dei messaggi. Frasi volgari a sfondo sessuale. La Procura ha deciso di occuparsi in modo serio e rapido della vicenda temendo che dietro le incursioni ci potesse essere una persona pericolosa. La parte più difficile è stata l'individuazione. Gli investigatori della stazione, coordinati dal comandante della compagnia, Emanuele Macrì, sono arrivati a Cardia: il blitz, mercoledì notte, ha permesso di recuperare le mutandine che la vittima ha ovviamente rifiutato di avere indietro.

Matteo Vercelli

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