Apprensione a Sedilo per lo stato di salute del parroco don Battista Mongili, risultato nei giorni scorsi positivo al Covid. Le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate.

Mercoledì è stato trasferito in terapia intensiva all'ospedale San Francesco di Nuoro dove si trova ricoverato da una settimana.

Tante le parole di incoraggiamento sui social per il sacerdote e stasera in Consiglio comunale il sindaco Salvatore Pes ha detto: "Tutta la comunità deve stringersi attorno a lui, adesso don Battista ha bisogno di tutte le nostre preghiere. Speriamo possa tornare presto tra noi, abbiamo bisogno della sua guida spirituale".

E oggi nel paese del Guilcier si registra anche un nuovo ricovero: una donna anziana positiva al virus. E con lei i ricoverati salgono a 5. Scende a 43 il dato dei positivi (due pazienti si sono negativizzati) ma si attende l'esito di almeno 70 tamponi, 50 dei quali, tra ospiti ed operatori, ruotano attorno alla comunità integrata. In quarantena circa 130 persone.

E sabato si darà il via alla grossa campagna di screening con i test sierologici: ne sono stati acquistati 900.

"Saranno su base volontaria. Ed è importante capire che anche se dovessero essere negativi non bisogna abbassare la guardia perché essi dicono se si è entrati in contatto con il virus ma non se è in corso", chiarisce il sindaco Pes. Di mattina i test saranno fatti a bambini e ragazzi che a Sedilo frequentano la scuola dell'infanzia, la primaria e le medie.

Nel pomeriggio screening su attività commerciali e artigianali e sui ragazzi nati tra il 2002 e il 2006. Tutti suddivisi in orari diversi. I minorenni dovranno essere accompagnati dai genitori e prima del test è necessaria la sottoscrizione del consenso informato. E proprio in attesa di verificare la situazione, l'apertura delle scuole (già rinviata nei giorni scorsi al 28 settembre), potrebbe slittare ulteriormente al primo ottobre. In aula si è discusso anche sulla possibilità di effettuare tamponi su tutta la popolazione.

"Ho chiesto al Prefetto e Ats di fare uno screening su tutti, ma sono impossibilitati a farlo, oberati di lavoro. Va un plauso a tutti loro per l'impegno e l'attività che stanno svolgendo. Ma ci hanno dato disponibilità a darci una mano per i sierologici. In ogni caso ad oggi circa un quarto della popolazione ha fatto il tampone", prosegue il sindaco.

Sulla possibilità di ulteriori restrizioni, Pes chiarisce di averne parlato con Prefetto e direzione sanitaria: "Ma non vi è la necessità di ulteriori restrizioni, anche perché ormai la vita sociale a Sedilo è ridotta: sono stati sospesi tutti gli eventi sia pubblici che privati, le attività sportive. Le occasioni di incontro sono poche, a differenza di quello che magari è accaduto in altre realtà. Quello che però bisogna capire è che non bisogna sottovalutare i contatti che si hanno in famiglia, nell'ambiente di lavoro, tra amici stretti. Scatta un meccanismo per il quale si abbassa la guardia ma non bisogna assolutamente farlo, queste sono le situazioni più a rischio".
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