Entra in vigore da oggi l'ordinanza della Regione sull'obbligo di test e tamponi per chi arriva nell'Isola. Sullo sfondo un forte scontro della Giunta Solinas con il governo Conte e i tanti dubbi dei cittadini, sanati dalla nota esplicativa diffusa ieri in tarda serata.

Una circolare che ha risposto ad alcune ma non a tutte le domande. "Se faccio il tampone appena arrivo, mi garantiscono l'esito in tempi brevi?". "Se viaggio per lavoro tutte le settimane sono tenuto ad osservare le stesse regole dei turisti?".

"Ho letto e riletto l'ordinanza, e mi sono confrontata con magistrati e giuristi, ma continuo a non avere le idee chiare sul significato di diverse disposizioni", sottolinea Giulia Andreozzi, avvocato e consigliere comunale dei Progressisti a Cagliari. "Nonostante fosse annunciata da diversi giorni, sembra che nessuno abbia avuto il tempo di scriverla in un italiano corretto e comprensibile".

I CHIARIMENTI - Nella nota esplicativa la Regione rammenta che "sull'intero territorio nazionale e in Europa esistono centinaia di strutture pubbliche e private convenzionate che effettuano in tempi rapidi test coerenti con le previsioni dell'ordinanza".

Presentarsi con il certificato di negatività "non è un obbligo, è un invito", spiega l'assessore alla Sanità Mario Nieddu.

LE REGOLE - Chi prende un aereo o una nave per l'Isola, ma stesse regole valgono per barche e mezzi privati, deve registrarsi alla app Sardegna Sicura, compilare il questionario e sottoporsi al controllo della temperatura, e fin qui nulla di nuovo.

Da oggi però le persone sono invitate ad avere l'esito negativo di un test effettuato non più di 48 ore prima della partenza. Un tampone, ma anche un semplice sierologico che individua la presenza di anticorpi. Vale anche un'autocertificazione in cui viene specificato il tipo di test effettuato, la data e la struttura in cui è stato fatto.

Chi si presenta senza certificazione deve sottoporsi a un test entro 48 ore dall'ingresso del territorio regionale. Esame che si può fare in postazioni "eventualmente" allestite nei porti e negli aeroporti del territorio regionale, o rivolgendosi alla Asl di riferimento o in un laboratorio privato accreditato. Qui l'elenco di strutture e punti di prelievo accreditati nell'Isola per la somministrazione dei test.

Il costo del test sarà rimborsato dalla Regione dietro presentazione di regolare ricevuta, "secondo termini e modalità definiti con deliberazione della Giunta". In attesa dell'esito bisogna restare in isolamento.

Il compito di controllare i certificati e segnalare all'assessorato i nomi di chi deve fare il tampone spetta alle società di gestione aeroportuali, all'Autorità di sistema del mare di Sardegna, le Direzioni marittime, le Capitanerie di porto e i gestori dei porti.

ESENTATI - Tali misure non si applicano ai minori di dieci anni, le persone in uscita dall'Isola che rientrano entro 48 ore, chi esercita attività funzionali ad organi costituzionali, equipaggi dei mezzi di trasporto, a chiunque fa ingresso per un periodo non superiore alle 120 ore per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza, al personale sanitario, a chi transita per meno di 36 ore, ai funzionari dell'Unione europea, a diplomatici, a militari nell'esercizio delle loro funzioni; agli studenti che studiano fuori e ritornano almeno una volta alla settimana.

MASCHERINE - L'ordinanza prevede anche l'obbligo di mascherina per l'intera giornata "in tutti gli ambienti chiusi o all'aperto in cui non sia possibile garantire la distanza di un metro tra le persone. Esentati i bambini con meno di sei anni e i soggetti con forme di disabilità.

(Unioneonline)

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