"E' opportuno che il governo preveda con urgenza un protocollo per il rientro protetto dalla Sardegna di positivi asintomatici e persone in quarantena".

Lo ha detto Marcello Acciaro, esperto dell'Unità di crisi della Regione Sardegna per l'emergenza Covid, intervistato da SkyTg24 nel programma di approfondimento pomeridiano.

"Queste persone - ha spiegato Acciaro - devono poter tornare a casa, hanno con sé solo una valigia e vivono chiuse in una stanza, non è questa una condizione ottimale né dignitosa".

Un accordo, continua Acciaro, che "deve arrivare in tempi strettissimi per consentire a tutti i turisti con tampone positivo effettuato in Sardegna e ai loro contatti ora in isolamento di fare ritono nei propri luoghi di residenza, meglio chiusi a casa propria che in una stanza d'albergo o in appartamenti poco confortevoli".

L'esperto della Regione Sardegna ha parlato anche del negoziato in corso per la reciprocità dei test tra l'Isola e il Lazio, confermando che al momento l'intesa non c'è: "Ho sentito questa mattina l'assessore della Sanità Mario Nieddu, siamo ancora in fase di trattativa, nessun accordo è stato chiuso".

Sull'impennata di contagi legati alla movida, Acciaro sottolinea la diversità del turismo in Costa Smeralda rispetto alle altre località della Sardegna. "Chi frequenta la Costa è abituato a spostarsi da un posto all'altro, anche del mondo: molti dei positivi accertati sono approdati qui dopo aver fatto tappe in Spagna, in Grecia e a Malta. Casi di importazione, quindi: virus contratto altrove ed esploso in Sardegna con la verifica dei tamponi, oppure direttamente nelle loro città una volta rientrati dalle vacanze. In altre località dell'Isola, invece - argomenta il responsabile dell'Unità di crisi per il nord dell'Isola - questi problemi non ci sono stati. Penso all'Oristanese, una zona Covid-free".

(Unioneonline/L)
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