Era agli arresti domiciliari, ma andava in giro sfrecciando in monopattino contromano e teneva droga in casa.

Nella mattinata di ieri personale della Squadra Mobile, Gruppo Falchi, ha dato esecuzione a un decreto di sospensione degli arresti domiciliari e contestuale carcerazione del locale giudice di sorveglianza, a causa delle continue violazioni del regime degli arresti domiciliari, a carico di F.G., 31enne cagliaritano.

Il giovane stava scontando una pena di circa tre anni, dall'inizio di quest'anno in regime di arresti domiciliari.

Nell'autunno dello scorso anno la Polizia di Stato rinvenne, all'interno di un capannone una ampia piantagione di marijuana, oltre a varie munizioni ed una pistola.

All'epoca gli investigatori scoprirono un'area di circa 500 metri quadri, con lampade alogene, pompe di calore e ventilatori, con 12 file di 500 vasi, ognuno contenente una pianta di marijuana dell'altezza variabile dai 10 ai 25 cm, tutte in perfetto stato vegetativo, arrestando l'uomo.

Condannato definitivamente all'inizio di quest'anno per quell'episodio e nonostante godesse di un regime sostitutivo alla detenzione in carcere, è stato denunciato per evasione da un equipaggio della Squadra Volante che lo ha riconosciuto mentre sfrecciava con un monopattino elettrico in una via del capoluogo, contromano.

Nella mattinata di ieri durante le necessarie attività connesse all'esecuzione della carcerazione all'interno di un armadio è stata rinvenuta una busta di cellophane contenente marijuana, per il quale si è proceduto alla denuncia.

Alla fine delle attività di accertamento è stato trasferito nel carcere "Ettore Scalas" di Uta.

(Unioneonline/F)
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