"Cagliari è invasa dai rifiuti". A lanciare l'allarme sono le forze di centrosinistra cagliaritano - Partito Democratico, Sinistra per Cagliari e Progetto Comune - in un comunicato congiunto, dove si legge: "Le strade della città sono sporche, e in particolare nei quartieri di S.Elia, S. Michele, S. Teresa a Pirri, Mulinu Becciu, Is Mirrionis si moltiplicano i siti in cui si accumulano colline di immondezza di ogni tipo, che diventano discariche. Gli abitanti di tutti i quartieri, e in particolare i bambini, meritano di vivere una vita dignitosa in una città pulita. Al contrario, la gestione dei rifiuti nella Cagliari di Truzzu rischia di diventare un problema di salute pubblica".

La nota dell'opposizione prosegue: "Dalle elezioni comunali è passato un anno, e il Sindaco Truzzu, che in campagna elettorale sbandierava che il suo obiettivo fosse ripulire la città, si è rivelato totalmente incapace di risolvere il problema. È ormai terminato il periodo in cui si addossano le colpe all'amministrazione precedente. Le responsabilità sono evidenti, e sono tutte del sindaco Truzzu, che ha gestito la questione rifiuti con distrazione e incompetenza".

Un cumulo di rifiuti a Cagliari (foto \r Partito Democratico, Sinistra per Cagliari e Progetto Comune)
Un cumulo di rifiuti a Cagliari (foto \r Partito Democratico, Sinistra per Cagliari e Progetto Comune)
Un cumulo di rifiuti a Cagliari (foto Partito Democratico, Sinistra per Cagliari e Progetto Comune)

"A poco servono - incalza il centrosinistra - le operazioni di 'greenwashing' dell'amministrazione comunale che, tramite ordinanze di difficile applicazione e dubbia efficacia, stanno tentando di coprire l'incapacità di gestire la pulizia ordinaria della città. L'approccio che sta seguendo l'amministrazione è del tutto sbagliato: gli operai della ditta De Vizia, che gestisce il servizio, vengono messi in Cassa Integrazione, mentre occorre farli lavorare. Vengono effettuate raccolte straordinarie una tantum, che non risolvono il problema dei rifiuti e oltretutto gravano sulle casse dei contribuenti che pagano regolarmente la TARI".

"Perché l'amministrazione Truzzu non fa i controlli e recupera l'evasione?", si chiedono le forze d'opposizione. "Eppure i dati sono chiari: il passaggio al porta a porta ha fatto emergere 15.000 utenze fantasma. Le utenze censite, che nel 2016 (prima del porta a porta) erano 71.000, nel 2018, con il porta a porta, sono passate a 86.000".

"Visto che ha dimostrato di non sapere come fare - conclude la nota - proponiamo a Truzzu di fare poche cose semplici: recuperare l'evasione, che equivale a 10 milioni di euro, e così diminuire la Tari, venendo anche incontro alle persone che non riescono a pagare la tassa, e concentrarsi sul costante miglioramento del servizio, facendo lavorare di più e meglio la società che gestisce il servizio di raccolta".

(Unioneonline/l.f.)
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