Un giovane arrestato per maltrattamenti e un 40enne denunciato per minacce. I due interventi sono stati portati a termine nelle scorse ore dalla polizia di Cagliari.

Ieri sera la centrale del 113 ha ricevuto la chiamata da parte dei vicini di una donna: segnalavano che, per l'ennesima volta, veniva picchiata e ingiuriata dal figlio.

Una pattuglia della Squadra volante è stata inviata nell'abitazione e già dal cortile gli agenti sentivano le urla della vittima sovrastate da una voce maschile che pronunciava pesanti minacce. In casa hanno trovato la donna, appena colpita da calci e pugni sferrati dal figlio, riversa a terra, e il giovane che, con in mano un cacciavite, continuava a inveire contro la propria madre. Messa al sicuro quest'ultima, il ragazzo è stato bloccato e allontanato.

Dagli approfondimenti è risultato che i litigi duravano da oltre tre anni, nel corso dei quali il figlio si è comportato in modo sempre più violento.

La prolungata e obbligata permanenza domiciliare a causa dell'emergenza coronavirus ha aggravato la già difficile situazione producendo un'escalation di violenze.

Il 18enne cagliaritano è stato arrestato e portato alla casa circondariale di Uta, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Sempre nella giornata di ieri, un'altra situazione ha richiesto l'intervento dei poliziotti quando un ragazzo ha chiamato il 113 perché suo fratello si era chiuso in una stanza con la loro madre, tenendo un coltello e un bastone. Giunti sul posto, un giovane era in cortile e urlava contro il fratello affacciato al balcone. Nell'abitazione gli agenti hanno trovato la mamma e gli altri due fratelli che erano riusciti a farlo uscire di casa prima dell'arrivo dei poliziotti.

Alla base dell'ennesimo episodio di conflitto c'era questa volta il fatto che la donna avesse chiesto a uno dei figli, quello che poi l'ha minacciata, di abbassare il volume della musica. Il giovane è stato denunciato per minacce aggravate.

(Unioneonline/s.s.)
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