Quattro anni fa erano stati bloccati in via Porcell, a Cagliari, su un furgone prima del comizio di Matteo Salvini: la Polizia aveva trovato e sequestrato due scudi rinforzati, quattro razzi da imbarcazione e una mazza. I due manifestanti (un 32enne di Quartu e un 45enne di Monserrato) erano stati denunciati e ora, difesi da Marcella Cabras, assolti per la "tenuità" del fatto.

Tramite la legale si erano opposti al decreto penale e si era così andati a processo. Nell'ultima udienza, l'accusa ha chiesto la condanna al pagamento di un'ammenda da 800 euro ma il giudice Loredana Schirra ha valutato la non gravità di quanto avvenuto, dunque non punibile, assolvendo i due imputati.

Era accaduto tutto l'11 febbraio 2016, giorno della visita - con comizio - di Salvini. Il Coordinamento antifascista cagliaritano aveva organizzato una manifestazione. Non c'erano stati feriti ma perquisizioni, una carica d'alleggerimento delle forze dell'ordine in viale Sant'Avendrace per respingere il corteo "non autorizzato", due sportelli bancomat danneggiati, i passaggi con i cori contro il leader della Lega e le forze dell'ordine.

I poliziotti, prima della manifestazione, avevano intercettato il furgone. Erano scattati il sequestro di quelle che erano ritenute "armi improprie" e la denuncia dei due. Ora è arrivata l'assoluzione.
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