Alla vigilia dell'incontro tra governatori il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, si è detto al lavoro, insieme ai colleghi, "per cercare una soluzione che renda le linee guida applicabili sui diversi territori regionali e soprattutto sostenibili da parte degli operatori, perché al di là delle affermazioni di principio che si svolgono sul piano dell'astrattezza, quando i gestori degli stabilimenti balneari o i ristoratori devono poi dare attuazione a determinate prescrizioni, questo deve avvenire in modo tale che l'attività sia possibile, diversamente è più semplice dire che non possano riaprire. Noi invece abbiamo interesse che il Paese riparta in sicurezza sia dal punto di vista sanitario che economico. Che le attività riprendano con prescrizioni attuabili".

Il confronto tra governatori precederà l'incontro con gli esponenti del governo Conte, "possibile già nelle prossime ore".

"Stiamo lavorando ininterrottamente. Stiamo cercando di produrre un documento unitario - sottolinea il governatore della Sardegna - che possa essere portato all'attenzione del governo in modo tale che all'interno di principi di carattere generale stabiliti da Inail e Iss si possa affiancare come normativa di dettaglio un canovaccio unico da calare nelle diverse realtà regionali con caratteristiche tali da poter essere sostenibile e attuabile dagli operatori".

Solinas insiste sul fatto che linee guida Inail-Iss sono "di difficilissima attuazione nella pratica", vedi per esempio "i distanziamenti all'interno dei locali destinati alla somministrazione di alimenti e bevande: se un nucleo familiare convivente siede allo stesso tavolo, esattamente come risiede nella stessa casa, non ha senso che tra loro ci sia distanziamento fisico. Così come è ridotto il rischio tra due avventori che siedono schiena e schiena: basterebbe in questo caso un distanziamento di circa 1,5 metri".

Per le spiagge bisogna poi considerare la loro conformazione: "Gli ombrelloni messi alle distanze stabilite finirebbero in acqua", vorrebbe dire una significativa riduzione delle postazioni "che di fatto renderebbe insostenibile la gestione della spiaggia".

"Avevamo proposto che le linee guida Inail e Iss si applicassero nelle Regioni che non avevano definito una normativa con il proprio Comitato tecnico scientifico, le organizzazioni datoriali e le parti sindacali, che potessero fungere quindi da orientamenti sostitutivo nel momento in cui non si fossero trovate delle intese a livello territoriale. Ha prevalso poi l'ipotesi del tentativo unitario, così che ci possa essere un testo di riferimento valido per tutte le Regioni. Speriamo di poter riuscire a centrare il risultato nelle prossime ore", conclude Solinas.

(Unioneonline/F)
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