I nuovi poveri aumentano con il passare dei giorni. Così due settimane fa a Cagliari la Caritas ha dovuto aprire un centro, ospitato nei padiglioni della Fiera, per la distribuzione della spesa solidale alle famiglie in difficoltà.

"Abbiamo già aiutato 1.700 nuclei familiari", evidenzia don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana. "Si aggiungono agli altri 1.600 assistiti dalla struttura di via Po e a quelli seguiti dalle parrocchie e dagli altri gruppi di carità".

Ma chi sono questi nuovi bisognosi? Piccoli imprenditori, ex dipendenti di ditte dei settori di edilizia, ristorazione, turismo, ambulanti, badanti, persone che prima guadagnavano qualcosa con lavori occasionali. E tanti altri ancora, rimasti senza un lavoro a causa dell'emergenza Covid-19.

Nel deposito allestito alla Fiera lavorano, sei giorni su sette, cento volontari. Ricevono le richieste, fissano l'appuntamento, preparano e consegnano la spesa che basta per una settimana. Per anziani e famiglie con disabili c'è anche il servizio a domicilio. "Per fortuna riceviamo tante donazioni di cibo da parte di privati e aziende", spiega don Marco Lai. "Ma i numeri aumentano. Servirà l'aiuto delle istituzioni".

Sull'Unione Sarda in edicola domani il servizio completo accompagnato dalle foto di Max Solinas.
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