Sono pronte a interrompere le loro attività se non verranno dotate di adeguate scorte di Dpi, i dispositivi di protezione individuale contro il coronavirus.

L'allarme arriva dalle associazioni e dalle cooperative sociali che svolgono il servizio di emergenza base per il 118 ed è contenuto in una lettere inviata al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, all'assessore della Sanità Mario Nieddu, e ai vertici di Ats, Protezione Civile regionale e Areus.

I rappresentanti di otto sigle che assicurano, con 198 mezzi e cinquemila tra volontari e soci di cooperative sociali, un servizio capillare in tutta l'Isola chiedono inoltre che gli operatori vengano equiparati a quelli sanitari, con l'esecuzione dei tamponi per i volontari e l'adozione di adeguati protocolli d'emergenza.

"Da giorni, i nostri operatori sono mandati a svolgere le attività di soccorso senza le dovute ed adeguate protezioni, o con dispositivi ottenuti grazie all'approvvigionamento a prezzi inimmaginabili, a cui si provvede in proprio. Forniture, comunque, divenute difficoltose o impossibili", scrivono nella nota.

(Unioneonline/s.s.)
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