"Prima temi possa accadere. Dopo pensi che non sia stato possibile aver vissuto un'esperienza del genere. In quei momenti invece non hai tempo per riflettere o aver paura: soltanto io potevo prendermi cura di mia figlia che stava per nascere. Non c'erano alternative".

Roberta Pantaleo, infermiera di 29 anni, stringe a sé la piccola Margherita venuta al mondo in maniera insolita: sul pavimento di casa, senza personale medico intorno. Un parto naturale avvenuto poco prima delle tre di ieri notte. "Alle due - racconta la giovane diventata così mamma per la terza volta - ho avvisato mio marito che ci saremmo dovuti preparare per andare in ospedale perché le contrazioni stavano diventando più forti. Non ho fatto in tempo. Abbiamo chiamato il 118 ma quando i soccorritori sono arrivati Margherita era nata da due minuti".

L'emozione

Distesa sul letto del reparto di Ostetricia del Policlinico di Monserrato, stringe a sé la neonata (tre chili e venti grammi). Al suo fianco c'è il marito, Marco Maxia, 31 anni, avvocato dipendente dell'Università di Cagliari. "Mi ha dato un grande aiuto psicologico in quegli istanti. È stato fondamentale averlo con me", spiega Roberta Pantaleo. Le altre due figlie, Benedetta (5 anni e mezzo) e Alice (due e mezzo), hanno continuato a dormire. Non si sono accorte di nulla. "Per fortuna", aggiunge. Hanno scoperto della nascita della sorellina quando si sono svegliate: mamma e papà erano andati in ospedale e a casa c'era la zia. "Erano contentissime. Abbiamo fatto una video chiamata così hanno visto la loro sorellina. Ma tra pochissimo la conosceranno dal vivo", sorridono i due giovani genitori.

Il parto

Il papà aggiunge: "Sono felicemente circondato da donne". E quei momenti saranno per sempre impressi nella mente della coppia. "Quando ho capito che non sarei arrivata in ospedale ho detto a Marco di chiamare il 118. Ma mi sono resa conto subito che Margherita stava per nascere. Così mi sono preparata mentalmente". I due parti precedenti e il fatto di essere un'infermiera l'hanno aiutata. "Non so come ho fatto. Ho mantenuto la calma trovando una tranquillità incredibile. Pochi minuti e Margherita è venuta al mondo. Non ha pianto: si è guardata intorno sentendosi sicura tra le braccia della mamma".

L'ambulanza del 118

Due minuti dopo la nascita è arrivato in casa l'equipaggio della cooperativa Sardegna soccorso Cagliari. Dalla chiamata della donna è trascorso pochissimo tempo, ma Margherita aveva deciso di nascere. "Sono entrati e non credevano ai loro occhi", sottolinea Roberta Pantaleo. "Sono stati professionali e attenti". Hanno utilizzato il kit parto, tagliando il cordone ombelicale e svolgendo le prime verifiche sulla donna e sulla piccola. La mamma aveva ancora la placenta e subito dopo è stata accompagnata in ospedale con un'ambulanza medicalizzata insieme alle neonata.

Come in un film

A distanza di dieci ore dal parto, la piccola dorme nella culletta dell'ospedale. Nella stanza parenti e amici della coppia festeggiano la nuova arrivata. E la storia del parto in salotto viene ripetuta continuamente dai genitori. "È stato come vivere in un film", dice sempre con il sorriso la giovane mamma. "È stata lucidissima, come solo le donne sanno fare in determinati momenti. È accaduto tutto in pochi istanti, in maniera naturale. Ed è andato tutto bene", aggiunge Maxia. Poi aggiunge: "Se Margherita è nata così rapidamente sarà così precoce nel chiederci di uscire per andare in giro con gli amici"? Ridono tutti. Per questo ci sarà tempo. Ora i genitori si potranno godere le loro tre bellissime donne di casa.

Matteo Vercelli

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