La Guardia di Finanza continua la sua caccia ai “furbetti” in ogni angolo della Sardegna.

E lo fa, innanztutto, mettendo nel mirino i grandi evasori.

Come quello scoperto dal Comando provinciale di Cagliari, che dovrà giustificare perché abbia nascosto, tra il 2016 e il 2017, redditi non dichiarati per oltre 294mila euro.

Si tratta di una società industriale con sede nell’Iglesiente, che avrebbe anche omesso di versare un’imposta di registro di quasi 40mila euro per la registrazione di due contratti di finanziamento nei confronti di due aziende ad essa collegate.

I responsabili societari sono stati dunque segnalati alle autorità competenti per i provvedimenti del caso.

Le Fiamme gialle di Cagliari hanno anche pizzicato un’altra società inadempiente, questa volta con base a Quartu, attiva nel settore immobiliare.

Anche in questo caso l’incrocio dei dati contabilizzati con quelli contenuti nei vari database ha permesso di evidenziare un’evasione pari a decine di migliaia di euro: circa 55mila, relativa agli anni 2014-2016.

AFFITTI IN NERO – Baschi verdi in azione anche a Villacidro, dove la Tenenza di Sanluri ha pizzicato un privato che per un intero anno ha concesso un immobile in affitto completamente in nero. Una scoperta effettuata anche grazie a servizi di controllo accuarati, addirittura porta a porta, per arginare un fenomeno, quello della locazione senza contratto, purtroppo sempre in voga.

Il proprietario – che si è intascato indebitamente oltre 2.200 euro - è così finito nei guai e anche per lui scatteranno provvedimenti.

SENZA CONTRATTO – Infine, il lavoro in nero. In quest’ambito un intervento dei militari della Tenenza di Iglesias ha permesso di scoprire, in un centro estetico di Carbonia, diverse irregolarità nel pagamento delle ritenute d’acconto Irpef operate sulle buste paga dei dipendenti. Una “svista” sistematica, relativa a tre anni consecutivi, 2017, 2018 e 2019.

Quasi seimila euro l’importo complessivo non regolarizzato. Anche in questo caso, scatteranno per titolari provvedimenti e sanzioni.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata