Ancora droga nel carcere di Uta, e ancora una volta gli agenti della Polizia penitenziaria l'hanno trovata.

Al termine di una complessa indagine è stato sequestrato un quantitativo "considerevole" di hashish ben occultato nell'abbigliamento all'interno di un pacco destinato a un detenuto. In un'altra operazione parallela sono stati trovati, nascosti in una cella, cocaina, metadone e un telefono cellulare.

"La Polizia penitenziaria ha saputo battere l'ennesimo colpo, ma preoccupano gli innumerevoli tentativi di introdurre droga, cellulari ed altri oggetti non consentiti nell'istituto penitenziario", afferma il segretario generale nell'Isola della Uil Pa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu.

Poi la polemica: "Se Francesco Basentini (capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, oggi in visita in Sardegna) ci avesse convocato, gli avremmo ribadito il bisogno di un immediato intervento per istituire distaccamenti del nucleo cinofili a Cagliari e Sassari, così come è di vitale importante dotare le regione di strumenti che possono inibire e intercettare i segnali dei micro-cellulari, che potrebbero essere usati addirittura per commettere o commissionare reati".

Ancora: "La Polizia penitenziaria in Sardegna sta compiendo dei miracoli operativi tra mille difficoltà logistiche e strutturali, auspichiamo che il Capo del Dipartimento si sia reso conto che è arrivato il momento di dare una svolta positiva ad una gestione che per l'Isola non ha portato nessun risultato".

(Unioneonline/L)
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