Una vera e propria estate di fuoco.

Sono oltre 130, infatti, gli incendi scoppiati in Sardegna solo negli ultimi dieci giorni solo contando quelli più estesi e impegnativi gestiti dalla Sala Operativa Unificata Permanente della Regione.

Roghi che hanno mandato in fumo centinaia di ettari di territorio e che non accennano a placarsi, sia per l'azione dei piromani, sempre in agguato, sia per le condizioni meteo che, tra caldo africano e maestrale, rendono più alto il rischio di innesco e di propagazione.

Nella giornata di oggi le squadre anti-incendio regionali (Corpo forestale, vigili del fuoco, personale di Forestas, protezione civile e volontari) sono entrate in azione complessivamente diciotto volte e in quattro casi si è reso necessario anche l'intervento dei mezzi aerei.

A Usellus, in località Pranu Argiolas, dove le fiamme hanno interessato circa due ettari; a Seneghe, in località Chercos, dove sono intervenuti 2 elicotteri regionale del Corpo forestale per spegnere il fuoco divampato tra uliveti, pascoli e bosco.

E poi a Bottida, dove il fuoco ha devastato un'area di 5 ettari di pascoli arborati e cespugliati; e a Nurallao, dove le fiamme hanno mandato in fumo 2 ettari di sugherete e macchia mediterranea.

Anche per le prossime ore l'allerta resta altissima.

È infatti atteso un nuovo innalzamento delle temperature massime, con picchi di 40 gradi, soprattutto nell'Oristanese.

Per questo la Protezione civile ha diramato un nuovo - ennesimo - bollettino con codice "arancione", con allarme rinforzato per il rischio incendi.

Osservate speciali numerose zone dell'Isola, compresa la provincia di Cagliari, già bersagliata nei giorni scorsi da numerosi roghi che hanno causato danni ingenti al territorio.

(Unioneonline/l.f.)
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