Non più il combattimento in Siria come foreign fighter al fianco dei curdi contro i miliziani dell'Isis.

Ora a Luigi Caria, nuorese, 34 anni, si contesta l’imbrattamento di un muro, il richiamo a volantini anti militaristi e la presunta partecipazione a una manifestazione con un blocco stradale a Lula lo scorso febbraio: presupposto della richiesta di sorveglianza speciale a suo carico avanzata dalla questura di Nuoro.

Questa mattina era in programma l’udienza davanti ai giudici della seconda sezione penale per discutere del provvedimento. È stato chiamato a testimoniare un funzionario della questura di Nuoro che però non aveva con sé la comunicazione della notizia di resto relativa al blocco stradale della quale aveva bisogno il collegio, così l’appuntamento è stato rinviato al 18 aprile. L’avvocato difensore Gianfranco Sollai ha chiesto l’acquisizione dei filmati girati da Videolina in occasione di quella protesta.

Gli striscioni in tribunale (foto L'Unione Sarda - Andrea Manunza)
Gli striscioni in tribunale (foto L'Unione Sarda - Andrea Manunza)
Gli striscioni in tribunale (foto L'Unione Sarda - Andrea Manunza)

Caria, conosciuto come Luisi, non ha voluto commentare, mentre all’esterno del palazzo si è tenuta una manifestazione con bandiere e striscioni per manifestare solidarietà nei suoi confronti da parte della Rete Kurdistan Sardegna.

Proprio ieri si è saputo della morte in Siria di Lorenzo Orsetti, a sua volta combattente assieme a Caria nelle Ypg, cioè le forze di difesa popolare maschili nel nord della Siria contro il terrorismo dell’Isis.

L'INTERVISTA ALL'AVVOCATO - VIDEO:

LE PAROLE DI APO:

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