In diversi reparti dell'ospedale "Businco" di Cagliari i pasti serviti ai ricoverati "sono considerati immangiabili".

Per Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione "Socialismo Diritti Riforme", e Giorgio Vargiu, responsabile regionale Adiconsum, il disagio non è indifferente e riguarda centinaia di persone.

"Prima di lasciare definitivamente l’incarico – spiegano – sarebbe opportuno che la direttrice sanitaria valuti l’opportunità di effettuare un accurato controllo e sentire il parere dei ricoverati sulla qualità di quanto viene somministrato ai pazienti che, in caso di degenze lunghe, sono costretti a subire una dieta alimentare non sempre adeguata allo stato di salute tenendo anche conto che il cibo fornito dai familiari non può essere né controllato né sterilizzato".

I casi segnalati sono quelli di "pasta asciutta stracotta e fettine di carne come suole di scarpe. I pasti inoltre spesso arrivano nelle stanze di degenza freddi e molti rinunciano a consumarli. Chi è ricoverato in camera sterile inoltre, dovendo indicare con alcuni giorni di anticipo il pasto, non è nelle condizioni poi di poter eventualmente cambiare il desiderata".

C'è infine il problema relativo all'assenza del bar, chiuso da un paio d'anni e la cui gestione è già stata assegnata. "Una mancanza – aggiungono Caligaris e Vargiu – che fa ritenere lo scarso peso in cui siano tenuti non solo i pazienti e i loro familiari ma anche i dipendenti. Tutti devono accontentarsi, e non è gradevole, di una merendina o una bevanda erogate da una macchinetta senz’anima".

(Unioneonline/s.s.)
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