Sconti e ribassi, super offerte su scarpe e vestiti estivi da comprare con tagli rispetto al prezzo iniziale che possono arrivare fino al 70% e oltre. A Cagliari vive una piccola giungla di vendite promozionali che mascherano i saldi. Che adesso, però, scatenano l'appello di una parte dei commercianti alla Regione affinché si possa anticipare la data ufficiale di inizio dei saldi, fissata al primo agosto.

"Di fronte al fatto che ci sono alcuni che continuano a praticare sconti senza rispetto per le regole e constatato che dalla riapertura post Covid non si vende quasi nulla", spiega Paolo Angius, presidente dell'associazione dei commercianti cagliaritani Strada Facendo, "chiediamo di anticipare la data dei saldi, il prima possibile, agendo in deroga rispetto alla regola che fissa nei 40 giorni antecedenti all'inizio ufficiale il divieto di praticare sconti".

Una posizione che ribadisce il presidente della Commissione Attività Produttive del Comune di Cagliari Pierluigi Mannino: "Senza puntare il dito contro l'assessore regionale Gianni Chessa, che invece ha ascoltato e accolto le richieste dei commercianti quando ha accordato la data del primo agosto, quella scelta promossa dalla gran parte dei negozianti si è però rivelata un errore. Alla riapertura la gran parte degli operatori ha scoperto una cosa che sembrava plausibile, ovvero il fatto che i negozi sarebbero rimasti semivuoti dal momento che il lockdown ha azzerato la capacità di spesa di moltissime persone".

Rivolgendo l'appello alla Regione, i commercianti chiedono un nuovo sforzo per anticipare la data dei saldi. Non tutti però sono d'accordo. "Non è una questione di saldi", spiega Andrea Bertola, titolare degli omonimi negozi di via Garibaldi. Anzi, aggiunge, "questa è un'occasione unica per ripristinare i saldi nei tempi corretti, ad agosto quelli estivi e a febbraio quelli invernali. È vero, quest'anno una scelta di questo tipo vuol dire che dovremo soffrire e anche tanto, perché mancano i turisti che rappresentano un pezzo importante per i commercianti di una città turistica come Cagliari. Se poi ci sono grossi commercianti che praticano sconti fuori dalle regole, lì il problema non è saldi sì o saldi no, ma il motivo per cui queste aziende continuino a farlo".

I commercianti rilanciano anche il tema della nuova legge del commercio. "Lo diciamo da tempo", spiega Mannino, "ormai la legge sui saldi non funziona più. Meglio liberalizzare tutto, permettendo a ciascun negoziante di decidere come e quando applicare gli sconti".
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