Non è bastata una sala da oltre 200 posti ad ospitare i numerosi partecipanti, sardi ma non solo, al convegno "La continuità territoriale per la Sardegna" organizzato dalla FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) e dal circolo culturale sardo Grazia Deledda a Saronno, in provincia di Varese.

Grande interesse, dunque, per conoscere quale sarà il futuro dell'Isola in tema di trasporti, ma soprattutto di continuità territoriale con la data del 16 aprile, che segna la scadenza del bando Cappellacci, in vigore dal 2013 (prorogato dal centrosinistra e "rianimato" da Christian Solinas con le revoca del bando Pigliaru nell'aprile 2019) in tema di continuità aerea, che si avvicina a grandi passi con molti nodi ancora da sciogliere.

"Siamo stanchi di essere la periferia dell'impero", ha tuonato Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna e intervenuto fra i primi nella sala saronnese. "Oggi si decidono le vacanze e oggi noi stiamo dicendo al mondo: 'Non venite in Sardegna'". "Non ci interessano i colpevoli – ha aggiunto - che sia la Regione, il Governo o l'Unione europea: noi abbiamo la necessità di proroghe immediate per il trasporto aereo, abbiamo urgenza che l'aeroporto di Olbia, dopo l'addio di Air Italy, abbia un vettore. Questa è una battaglia di tutti e non una battaglia di parte".

"Il Governo è al lavoro - la pronta rassicurazione del sottosegretario Margiotta - perché ciò sia possibile e senza discontinuità", e "senza entrare nel merito della polemica politica anche con chi, nei mesi scorsi, al Governo ci ha preceduto".

Margiotta ha ribadito il fermo impegno del Governo, e del ministro De Micheli in prima persona, ad impedire una discontinuità nel servizio offerto sia in tema di traffico marittimo sia in tema di traffico aereo, "dove però il discorso si complica – ha spiegato il sottosegretario – in quanto secondo l’intesa del 7 settembre 2009 la competenza è in questa materia anzitutto della Regione".

In tema di continuità aerea, confermata dal sottosegretario Margiotta l'apertura dell'Ue alla proroga, come nell'incontro al Brennero dei giorni scorsi con il ministro De Micheli, seppur ci sia da sciogliere il nodo posto dalla Regione in tema di tariffe minime non solo per residenti ma per tutti.

Anche in tema di continuità marittima è arrivata la rassicurazione sulla proroga, seppur non in maniera immediata per valutare prima eventuali disponibilità di libero mercato. E su questo punto la replica di Alessandra Zedda: "La risposta alla proroga sia aerea che marittima deve essere immediata", ha spiegato - Perché non è più possibile rimanere nell'incertezza". L'assessore regionale ha chiarito come la Sardegna non si sia "incaponita" sul punto della tariffa unica, e che stia aspettando che "l'Ue dica quali modifiche apportare. Ma lo dica subito".

AIR ITALY - Più volte ribadito, anche nelle parole dell'onorevole Andrea Frailis e del senatore Gianni Marilotti, il comune impegno politico per fare fronte comune in tema di trasporti e mobilità dell'Isola. Anche a partire dalla vicenda Air Italy, su cui il sottosegretario Margiotta e Alessandra Zedda, soprattutto in veste di assessore al Lavoro, hanno ribadito l'impegno "a convincere i commissari a utilizzare altre forme che non siano quelle della liquidazione in bonis". "Non vogliamo intervenire nelle logiche societarie – ha chiarito Zedda - ma nessuno strumento di cassa integrazione o politiche attive a favore dei lavoratori può essere fatto se non c’è l'impresa che garantisce compensazione necessaria per fare politiche attive e passive".

LA FASI - Ad aprire i lavori del convegno Serafina Mascia, presidente della FASI, che ha ricordato la centralità del tema dei trasporti per i numerosi sardi emigrati nella Penisola, a oggi stimati in 700-800mila, e le numerose attività da sempre all'attenzione della Federazione, sin dagli esordi, per consentire collegamenti adeguati verso l'Isola. Una rete importante in termini di numeri di passeggeri - decine di migliaia - che ogni anno usufruiscono dei posti messi a disposizione dalle principali compagnie di trasporto, con cui esiste, e in particolare in ambito marittimo, una collaborazione ormai consolidata.

Secondo la FASI, come nelle parole del responsabile ai Trasporti Tonino Mulas, la continuità 2011 per 9 mesi l'anno è stata un "buon esempio" che potrebbe essere ripreso in considerazione proprio in tema di contributo allo sviluppo del territorio. "Resta importante - ha poi aggiunto Mulas - la tanto disattesa CT2, che volevamo, di cui non si parla più, di cui noi sentiamo importanza e urgenza venga ripresa in considerazione". E poi la necessità di una proporzione fra tariffe minime e massime nel periodo estivo, "proporzione che ha spesso massimizzato i costi e scaricato sui passeggeri estivi e sul turismo costi non giustificati ed eccessivi".

Quindi la continuità marittima, che secondo la FASI dovrebbe mantenere tutte le rotte attuali, essere applicata a tutti i sardi sia residenti sia nativi, prevedere prezzi calmierati per tutti i 5 milioni di passeggeri, e favorire la concorrenza ma con regole ben definite e dunque massimali uguali per tutte le compagnie.

Fra gli intervenuti anche Luciano Aru, presidente del circolo di Saronno, il sindaco Alessandro Fagioli, Gianfranco Fancello, docente di Sistemi di trasporti dell'Università di Cagliari, che ha snocciolato una serie di dati sul trasporto marittimo da/verso l'Isola. E poi l'onorevole Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l'insularità, e i rappresentanti delle compagnie Tirrenia, Sardinia Ferries, Grandi Navi Veloci e Grimaldi, che hanno ribadito la piena disponibilità nelle interlocuzioni già avviate anche con Governo e Regione e anzitutto nell'interesse dei passeggeri, non solo sardi.

ALCUNE IMMAGINI DEI LAVORI INVIATE DA LUCIANO ARU:

© Riproduzione riservata