Dopo l'annuncio della messa in liquidazione della società, nelle prossime ore saranno inviate ai dipendenti di Air Italy e delle società collegate - come la Meridiana Maintenance, che si occupa delle manutenzioni - 1450 lettere di licenziamento. Cinquecento riguarderanno lavoratori della Sardegna

Secondo le indiscrezioni, l'obiettivo dei due commissari straordinari - Maurizio Lagro e Enrico Laghi - è quello di chiudere la procedura "entro l'anno".

Lo avrebbero comunicato loro stessi alle rappresentanze sindacali di Olbia e Malpensa, collegate in una videoconferenza.

Seguendo questo iter, i dipendenti non avrebbero accesso né alla cassa integrazione né al fondo straordinario per il trasporto aereo perché la società non avrebbe mai dichiarato lo stato di crisi aziendale, ma potranno contare solo sul sussidio Naspi.

In una nota, Air Italy spiega che l'intenzione è quella di "adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa".

Resta solo un piccolo spiraglio sulla possibilità della cessione di rami d'azienda, per salvaguardare almeno una parte dei posti di lavoro.

LA REGIONE - Intanto la Regione si sta muovendo: nei prossimi giorni il governatore Christian Solinas incontrerà l'amministratore delegato di Qatar Airways Akbar Al Baker, per capire se esiste ancora la possibilità di un percorso comune per una "compagnia sarda".

In mattinata il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha inviato una lettera ai parlamentari sardi (o eletti in Sardegna) e ai consiglieri regionali, invitandoli a sostenere la vertenza presenziando a Roma, giovedì 20 febbraio, davanti alla sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in concomitanza con la riunione che il ministro Paola De Micheli ha convocato per discutere della situazione della compagnia con le rappresentanze sindacali del settore, con il governatore Solinas e con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

"Sono convinto - si legge nella missiva - che la garanzia di una presenza numerosa, in tale occasione, raffiguri un chiaro segnale di unità di tutte le forze politiche e di tutti i livelli di governo a difesa della Sardegna, una forte presa di posizione contro scelte gravemente dannose per i diritti dei sardi e, in questo caso, anche un evidente atto di sostegno e di vicinanza attiva nei confronti dei lavoratori più direttamente coinvolti nella vicenda della Compagnia aerea, nonché uno stimolo all'adozione di una rapida e condivisa soluzione della vertenza".

"È indispensabile - scrive ancora Pais - al di fuori delle appartenenze politico-partitiche, far valere unitariamente la voce del popolo che rappresentiamo . La vertenza Air Italy, l'avvio della nuova continuità territoriale, il costo dei carburanti navali e tutti i problemi che affliggono la nostra isola - continua Pais - richiedono un'azione unitaria, sia nella fase in cui si discutono le possibili soluzioni, sia nella fase in cui si elaborano le strategie più idonee a raggiungere gli obiettivi: l'azione di chi rappresenta il Popolo sardo nelle diverse istituzioni democratiche è infatti più incisiva se è condotta in modo unitario e se non si disperde in estemporanee iniziative talvolta tra loro contrastanti".

LO SCIOPERO - Intanto i sindacati hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore del personale delle compagnie aeree per martedì 25 febbraio.

Alla base della protesta, la "grave crisi che imperversa nel settore e il proliferare di situazioni di pesante crisi industriale" come quelle di Air Italy e Alitalia.

(Unioneonline/F)

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