Corsa contro il tempo per evitare la procedura di liquidazione e prolungare l'operatività di Air Italy, la compagnia aerea nata dalle ceneri di Meridiana con il supporto di Alisarda e Qatar Airways.

Un governo "molto irritato" ha fatto scendere in campo il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, che ha incontrato i due commissari liquidatori della società Franco Maurizio Lagro e Enrico Laghi (che ora risulta indagato nell'inchiesta Alitalia) per lamentare il mancato coinvolgimento delle istituzioni.

La priorità, ha specificato De Micheli, è la tutela dei 1450 posti di lavoro - 550 in Sardegna, gli altri a Malpensa -, per questo ha prospettato ai rappresentanti dell'azienda alternative alla liquidazione. La strada, tuttavia, è in salita: il 2019 per Air Italy si è chiuso con una perdita stimata di circa 230 milioni di euro, il 79% del fatturato previsto.

RYANAIR SI FA AVANTI - Numeri che fanno rabbrividire. Ma qualcuno è già pronto a farsi avanti. Parliamo di Ryanair, da sempre concorrente diretta della fu Meridiana sulle tratte nazionali negli aeroporti considerati "minori", la compagnia dell'istrionico David O'Brien potrebbe decidere di fare una proposta ai liquidatori già nelle prossime ore.

A tal proposito, il Ceo O'Brien e l'head of sales&marketing Chiara Ravara saranno prestissimo a Milano, dove sveleranno le loro mosse. Ryanair d'altronde è sempre stata interessata ai voli a corto raggio, su cui aveva proposto anche una partnership ad Alitalia.

L'INGRESSO DELLA REGIONE? - Da un lato il mercato, dall'altro il governo. E poi c'è la Regione, che potrebbe entrare nella compagine sociale di Air Italy e salvare posti di lavoro e voli da e per la Sardegna, in particolare per la prossima stagione estiva, che rischia di rimanere senza collegamenti proprio in una delle zone dell'Isola più ambite in quel periodo, la Gallura. Mossa che va ad intrecciarsi con le interlocuzioni di Solinas a Bruxelles in merito al bando sulla continuità aerea. La proposta "esplorativa" è arrivata in consiglio regionale dal Pd.

UNA DOPPIA EMERGENZA PER L'ISOLA - Due emergenze che si intrecciano: una sui voli, l'altra sui posti di lavoro. Di quella occupazionale si sta occupando il governo, che ha riconvocato i liquidatori, i sindacati e i rappresentanti di Sardegna e Lombardia per un ulteriore approfondimento delle proposte avanzate dalla De Micheli, la quale ha annunciato l'intenzione di "avviare, nel mese di febbraio, in collaborazione con Enac, la definizione di un nuovo Piano Aeroporti" e di voler procedere alla "revisione delle regole del trasporto aereo".

"Metteremo in campo qualsiasi strumento a tutela delle attività produttive legate ad Air Italy e a supporto dell'occupazione dei lavoratori", ha fatto sapere il sottosegretario al Mise Alessandra Todde.

La Regione, dopo aver espresso "sconcerto" e "incredulità", va in pressing sugli azionisti. "Il privato deve fare la sua parte e non tradire decenni di amicizia con la Sardegna, si rischia una emergenza sociale ed economica gravissima".

LE CONSEGUENZE SUI VOLI E LA TARIFFA EASYJET - Quanto alle conseguenze per i passeggeri, la compagnia si è impegnata a continuare a svolgere i voli in continuità fino al 16 aprile, data della conclusione del regime attualmente vigente. Quanto agli altri collegamenti, saranno garantiti fino al 25 febbraio.

Intanto EasyJet ha messo a disposizione dei passeggeri di Air Italy una tariffa fissa di 39,99 euro, dedicata a chiunque sia in possesso di una prenotazione per volare tra Milano Malpensa e Napoli, Catania, Palermo, Lamezia Terme, Cagliari e Tenerife tra il 26 febbraio e il 31 marzo 2020. "Siamo molto dispiaciuti per quanto sta accadendo ad Air Italy e ci rendiamo conto della situazione di incertezza che stanno vivendo i passeggeri in queste ore", si legge in una nota della compagnia. La tariffa sarà disponibile fino al 26 febbraio previa presentazione della prenotazione effettuata con Air Italy.

(Unioneonline/L)

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