C'è la continuità che a questo punto è diventata una matassa difficile da sbrogliare, ma non è più la priorità al momento. Perché la priorità è il lavoro: 1450 posti, 550 nell'Isola, gli altri a Milano Malpensa.

Una partita che si gioca a Olbia, sede storica della compagnia, e a Cagliari dove c'è il governo regionale. Ma anche a Milano, con la Regione Lombardia che segue gli sviluppi, e a Roma, con il Mit e il Mise che provano a sedersi a un tavolo con i vertici di Air Italy.

A fine mattinata molti dei dipendenti sardi si sono riuniti in assemblea nell'hangar dell'aeroporto di Olbia con Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cobas e Usb. Hanno preteso e ottenuto un incontro con i consiglieri regionali venerdì a Cagliari, mentre per martedì prossimo hanno chiesto che la Giunta Solinas incontri a Olbia l'assemblea dei dipendenti.

"Questa società - sostengono - può continuare a operare e il servizio pubblico reso da Air Italy non può essere demandato al mercato".

I TIMORI - I timori sono tanti, anche se per ora nessuno si esprime. Geasar, società che gestisce l'aeroporto di Olbia, fa parte di Alisarda, socio di maggioranza di Air Italy: la liquidazione è il preludio a un disimpegno sull'aeroporto?

L'altro socio di Air Italy è Qatar Airways, e qui il dubbio è un altro: la crisi della ex Meridiana si ripecuoterà sulle decisioni di altri gruppi provenienti da quel Paese che hanno investito nell'Isola? Simboli importanti della Costa Smeralda (l'hotel Romazzino, il Pitrizza, il Cervo e il Cala di Volpe, oltre a tanti terreni e immobili) sono di proprietà di Smeralda Holding, società italiana detenuta da Qatar Holding. Ci saranno ripercussioni sul turismo? Il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca, dice che "alla Bit di Milano confermano che, date le incertezze sui collegamenti per la Sardegna, i tour operator si stanno disimpegnando dagli accordi con molte nostre strutture". Timori senza risposte, per ora.

A MALPENSA - Ed è allarme anche a Milano, dove tra dipendenti e indotto sono a rischio quasi mille lavoratori. Che oggi sono entrati in scena all'aeroporto di Malpensa. In 70 hanno inscenato un sit in al terminal 1: agli imbarchi hanno dato ai passeggeri, che non hanno subito disagi, un volantino per spiegare l'accaduto. "Il governo è arrivato in ritardo", è la loro opinione. "È una catastrofe con ricadute molto pesanti sul territorio".

(Unioneonline/L)

LA DRAMMATICA ASSEMBLEA:

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