La burocrazia spegne il sogno di oltre 1 giovane imprenditore su 2: è questo l'allarme di Coldiretti, che parla del respingimento del 55% delle 39mila domande presentate per l'insediamento agricolo in Italia.

A determinare la bocciatura dei progetti sono, secondo Coldiretti, errori di programmazione spesso a carico delle amministrazioni regionali e che portano spesso al rischio di perdere così i fondi messi a disposizione dall'Unione Europea.

L'impietosa analisi di Coldiretti, realizzata all'1 gennaio 2020 sull'utilizzo delle risorse comunitarie relative ai Piani di Sviluppo Rurale (Psr) del periodo 2014-2020, arriva in occasione della consegna degli Oscar Green, il premio all'innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro con i giovani veri protagonisti italiani del Green New Deal.

Ma anche per quanto riguarda le domande presentate e ammesse a finanziamento solo poco più della metà (55%) è stata effettivamente pagata, con le conseguenti difficoltà per chi ha già effettuato gli investimenti e rischia ora di trovarsi ''scoperto'' dal punto di vista finanziario. Il risultato è la perdita di un potenziale di mezzo miliardo all'anno di valore aggiunto che le giovani imprese avrebbero potuto sviluppare.

L'andamento regionale sui progetti dei giovani è molto differenziato da nord a sud, infatti se in Lombardia è stato bocciato solo il 13% delle domande, in Emilia Romagna il 16%, in Trentino il

22% e in Valle d'Aosta il 23%, record negativi si registrano invece in Basilicata con il 78%, in Calabria con il 76%, in Puglia con il 75%.

In Sardegna il dato si attesta al 58%.

(Unioneonline/v.l.)
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