L'idea arriva dalla Francia: utilizzare i social network - Twitter, Facebook e Instagram - per scovare gli evasori fiscali.

Parigi ha infatti ha dato il via libera alla norma 154, inserita nella legge di bilancio 2020, che consente all’Agenzia delle Entrate di avvalersi di un algoritmo per raccogliere informazioni online sui contribuenti attingendo direttamente dai loro post.

In particolare, potranno essere scandagliati i profili virtuali dei cittadini, con particolare attenzione a foto, video e contenuti che potrebbero rivelare possibili illeciti oppure omissioni.

Una misura - approvata alla fine del 2019 dal Consiglio costituzionale francese - che ha scatenato diverse polemiche, soprattutto tra i difensori della privacy.

"Il legislatore ha abbinato alla norma una serie di garanzie per conciliare il diritto al rispetto della privacy e l'obiettivo dal valore costituzionale di lotta contro la frode e l'evasione fiscale", ha fatto sapere il Consiglio in una nota.

Inoltre, questo strumento potrà essere utilizzato solo in caso di infrazioni gravi, come ad esempio le attività occulte, i traffici illeciti e una domiciliazione fiscale fittizia.

(Unioneonline/F)
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