Piacciono molto, i prodotti contraffatti, ai consumatori dell'Area metropolitana di Cagliari: quasi uno su tre (il 30,2%) acquista le cosiddette "imitazioni" - prodotte, vendute e acquistate violando norme penali -, rivelandosi così solo leggermente più virtuosi rispetto alla media dei consumatori di Sud Italia e isole (30,9%), ma in linea con il dato nazionale (30,5%). Comprano abbigliamento (57%), prodotti di pelletteria (44,6%) e perfino alimentari (32,9%), cioè la categoria in assoluto più pericolosa per la salute.

Sono i dati locali di un'indagine condotta a livello nazionale dalla Confcommercio, illustrati questa mattina nel corso dell'incontro "Legalità mi piace" nella sede del Sud Sardegna (a Cagliari, in via Santa Gilla) al quale hanno partecipato rappresentanti di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.

"Le forze di polizia - ha commentato il presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti - qui da noi svolgono un lavoro importante: numerose le sanzioni e i sequestri di merce contraffatta, mi congratulo per la lotta quotidiana che, assieme alla Polizia locale, conducono con successo".

Bertolotti sottolinea un dato importante dell'indagine: quasi tutte le persone che acquistano prodotti non originali sanno di rischiare una sanzione amministrativa (82,2%).

A fornire l'identikit del consumatore dei prodotti contraffatti, che causano danni gravissimi all'intera filiera del commercio e al made in Italy, è stato Giuseppe Scura, direttore di Confcommercio: nel 56,1% dei casi è uomo dai 25 anni in su, ha un'istruzione media (47,7%), prevalentemente è operaio, disoccupato o impiegato. ll dato degli acquirenti di prodotti contraffatti aumenta nell'età pensionabile.

A Bertolotti, nell'intervista video, abbiamo chiesto per quale motivo la fascia giovane di consumatori sia quella che maggiormente acquista prodotti contraffatti.

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