Spiragli di risoluzione per l'annosa "vertenza accantonamenti" tra la Regione Sardegna e lo Stato.

Il governo avrebbe infatti intenzione di creare, attraverso il disegno di legge collegato alla Manovra finanziaria, un fondo dedicato proprio ai contenziosi in corso e ai rapporti con le Regioni a statuto speciale. E, all'interno di tale fondo, potrebbero essere stanziati anche i 285 milioni di euro trattenuti all'Isola a titolo di accantonamenti, che la Corte Costituzionale ha però stabilito essere "non dovuti" e che sono diventati oggetto di un duro braccio di ferro tra Villa Devoto e Roma.

Ad anticipare la notizia è stato il senatore del Movimento 5 Stelle Emiliano Fenu: "Il Governo, nelle more della imminente definizione della questione degli accantonamenti e di un prossimo incontro con l'assessore regionale competente, ha già previsto in legge di Bilancio la costituzione di un fondo per il contenzioso il cui importo è destinato prevalentemente alla definizione dei rapporti con la Regione Sardegna", ha spiegato il parlamentare pentastellato.

Per Fenu "è la "conferma della volontà del Governo e di questa maggioranza di definire finalmente i rapporti e gli importi spettanti per il pregresso alla Regione sarda".

Complessivamente, il fondo dovrebbe mettere a disposizione 2,1 miliardi "da cui attingere fino al 2026 proprio per regolare i contenziosi con le Regioni autonome", sottolinea Fenu.

Nel 2020 saranno messi a disposizione 250 milioni, più altri 359 nel 2021 e nel 2022.

"Segni inequivocabili - conclude Fenu - di un cambio di rotta nell'affrontare e risolvere una vertenza storica per la Sardegna".

LA REGIONE - La notizia è stata commentata anche dal governatore Christian Solinas, in una nota, dove si legge: "È stato un confronto serrato ma leale, il cui percorso intendo riferire all'Aula del Consiglio regionale nei prossimi giorni prima di partire per Roma, dove conto di sottoscrivere in settimana un accordo che chiuderà finalmente la partita degli accantonamenti e porterà alle casse regionali importanti risorse anche per un piano straordinario di interventi infrastrutturali".

Solinas guarda anche oltre: "Vogliamo inoltre sancire in questo accordo l'avvio di un tavolo istituzionale per trovare le compensazioni necessarie a rimuovere gli svantaggi strutturali permanenti derivanti dall'insularità, anticipando di fatto l'inserimento del principio in Costituzione e restituendo da subito ai Sardi la possibilità di poter godere degli stessi diritti e della stessa intensità di prestazioni dei cittadini di terraferma, senza pagare ancora l'intollerabile diseguaglianza in termini di trasporti, energia, servizi ed infrastrutture".

Soddisfatto anche l'assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino, che ha sottolineato "la responsabilità morale e l'obbligo nei confronti dei sardi di provare in tutti i modi a risolvere una vertenza storica per la Sardegna. Per questo abbiamo lavorato per individuare la migliore soluzione, che partendo dal riconoscimento delle somme dovute alla nostra Isola arrivasse fino ad un patto sul futuro. Sembrava una battaglia impossibile, invece con caparbietà e con grande impegno siamo ad un passo dal portare a casa un risultato che restituisca dignità al popolo sardo".

(Unioneonline/l.f.)
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