È arrivato il primo ok alla manovra, dopo il rinvio del consiglio dei ministri di ieri per via delle tensioni tra le varie anime della maggioranza.

Nel 2020 Quota 100 non cambia, e le tasse verranno tagliate solo ai lavoratori. Sono i due pilastri su cui regge il primo accordo Pd-M5S.

I punti su cui trovare l'intesa, a partire dal carcere agli evasori (M5S lo vuole subito in manovra, il Pd vuole una legge ad hoc), non mancano. E Matteo Renzi continua a minare il Conte bis, attaccando sia su Quota 100 che sull'abbassamento da 3mila a mille euro del tetto all'uso del contante.

Ma un risultato importante lo ottengono entrambi i principali partiti della coalizione. M5S mantiene Quota 100 così com'è, il Pd ottiene che i tre miliardi di taglio del cuneo fiscale vadano tutti ai lavoratori, e non anche alle imprese come chiedeva M5S.

Uno a uno e palla al centro. Perché la partita non finisce qui. Il Documento programmatico di bilancio (Dpb), che va mandato alla Commissione Ue entro mezzanotte, indica solo i cardini della manovra.

(Unioneonline/L)
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