Si è chiuso il convegno "Destinazione Sardegna: collegare il progresso, creare il futuro", organizzato dal Gruppo Onorato per presentare lo studio di Ambrosetti sul "Contributo del Gruppo Onorato alla crescita del Capitale territoriale".

Se da un lato il presidente della Regione Christian Solinas, che ha aperto il forum, ha offerto uno stimolo perché il settore dei trasporti via mare cresca esponenzialmente come sta facendo il traffico aereo, che ogni anno registra numeri positivi con aumenti rilevanti di trasporto passeggeri sia italiani che stranieri, Achille Onorato, amministratore delegato di Moby, dopo aver snocciolato i numeri record del Gruppo, ha lanciato un grido d'allarme per gli effetti negativi che lo stallo sul bando per la stipula della nuova convenzione, che il Ministero dei Trasporti non ha ancora definito per la continuità territoriale navale, causerà nell'immediato.

L'ad della compagnia di navigazione lo spiega nel corso del suo intervento: "Fra qualche giorno apriremo le prenotazioni e, senza novità sulla Convenzione, è ovvio che il 21 luglio, dopo la scadenza di quella in essere, non potremo più, con molto dispiacere, assicurare alcune linee come quelle su Arbatax oppure ne assicureremo delle altre solo fino alle fine dell'estate diminuendo comunque le frequenze e mi riferisco alle rotte di Napoli e Civitavecchia con Cagliari. Non perché siamo cattivi, anzi ci piange il cuore, ma non possiamo permetterci di collegare tratte che oggi sono già in perdita persino in presenza della Convenzione attuale".

Cosa significa? Che oggi un qualsiasi tour operator nazionale o straniero non potrà prenotare un viaggio o una vacanza nel mese di agosto per quei milioni di turisti che sono soliti pianificare gli spostamenti estivi con largo anticipo.

E neanche i sardi, dopo la data di scadenza della convenzione, potranno acquistare un biglietto verso la Penisola alla tariffa residenti. Un danno enorme per la Sardegna. Chi viaggia in macchina, in moto o in camper dovrà attendere chissà quanto tempo prima di assicurarsi un posto in nave con le tariffe di continuità.

Solinas ha auspicato che a Roma si proceda prendendo decisioni rapide per il bene dei sardi. Il presidente ha fatto anche cenno alla necessità di intervenire, con decisioni parimenti tempestive, relativamente al Porto Canale di Cagliari, oggi esposto al rischio chiusura, cogliendo l'opportunità offerta dalla crescita costante delle attività logistiche in Italia e nel mondo.

Tema, questo, sviscerato anche da Paolo Truzzu, sindaco del capoluogo sardo, che ha portato i saluti dell'amministrazione comunale assieme all'Assessore Alessandro Sorgia.

Sono stati quindi illustrati i dati principali emersi dallo studio svolto da The European House-Ambrosetti, in particolare per quanto attiene le ricadute socio-economiche dirette e indirette derivanti dall'attività del Gruppo Onorato sull'Isola.

Gruppo che acquista in Sardegna beni e servizi per 31,1 milioni di euro, occupa 567 addetti, paga in Sardegna 17 milioni di euro di stipendi, creando valore indotto per 27,6 milioni di euro e per un totale di 958 occupati.

Le navi del Gruppo trasportano da e per la Sardegna 1,13 milioni di passeggeri, con una spesa turistica generata che supera 1,1 miliardi, la creazione di un valore di 422,2 milioni e 3261 addetti. Movimentano inoltre 4 milioni di metri lineari di carico, per un controvalore economico di merci prodotte in Sardegna pari a 2,1 miliardi di euro.

Nel corso della mattinata si è svolta anche una intensa tavola rotonda sulle prospettive economiche dell'isola, a cui hanno partecipato Antonello Cabras presidente della Fondazione di Sardegna, Dario Scaffardi amministratore delegato di Saras, Maurizio de Pascale presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu amministratore delegato Sogaer, Francesco Casula direttore generale Arborea, Fausto Mura di Confcommercio e Massimo Mura amministratore delegato di Tirrenia.

Un dibattito dal quale è emersa forte la volontà e la consapevolezza di fare sistema nell'Isola.

A chiudere i lavori è stato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, che ha espresso timore per alcune proposte di nuovi modelli di continuità territoriale legati ai contributi dei passeggeri, anzichè alle Compagnie, strategia che comporterebbe il rischio di un'esplosione dei costi a carico della comunità non quantificabile e, conseguentemente, comprometterebbe la funzionalità stessa del sistema della continuità territoriale.

L.P.
© Riproduzione riservata