Il decreto Clima è pronto. E potrebbe essere il cuore di quel "Green new deal" che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato nel suo discorso sulla fiducia al nuovo governo, anche in vista del prossimo vertice delle Nazioni Unite tra pochi giorni a New York.

"Con questo atto - osserva il ministro dell'Ambiente Sergio Costa - vogliamo mettere l'ambiente al centro dell'azione. L'importante è che il dibattito si sia aperto come uno dei primi atti significativi di questo nuovo governo. È anche un segnale forte rispetto a quello che l'Italia andrà a dire all'Onu".

Il decreto contempla 14 articoli.

Tra i punti principali, la progressiva riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (che per il Catalogo stilato dal ministero valgono 16,7 miliardi) fino al loro annullamento entro il 2040; si comincerebbe con un taglio di almeno il 10% già dal 2020. La misura determinerà "un aumento del gettito tributario con effetti positivi per i conti pubblici": le risorse andranno in un Fondo ad hoc al ministero dell'Economia (per il 50%) per finanziare innovazione, tecnologie, e modelli sostenibili.

C'è poi un programma di incentivazione del trasporto sostenibile, con un bonus fiscale da 2mila euro per i cittadini che risiedono nelle città metropolitane inquinate e che rottamano autovetture fino alla classe Euro 4; un credito che può essere utilizzato entro i successivi cinque anni per abbonamenti al trasporto pubblico locale, con servizi di sharing mobility per veicoli elettrici o a zero emissioni.

Con 10 milioni all'anno (e una detrazione fino a 250 euro sulle spese sostenute dalle famiglie) viene incentivato l'uso del servizio di scuolabus eco-sostenibile per asili, scuole elementari e medie.

Infine un maxi-sconto del 20% (per tre anni) sui prodotti alla "spina", e cioè senza il packaging per evitare gli imballaggi delle confezioni di alimentari e detergenti.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata