Trenta milioni di euro per far crescere le oltre 35mila imprese artigiane dell'Isola.

È questa la richiesta di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha inviato una lettera ai consiglieri regionali, che a breve saranno impegnati nel redigere la finanziaria per il 2019.

Secondo l'associazione di categoria, le aziende del comparto sono ormai a un passo dalla ripresa, dopo anni di crisi, ma hanno bisogno di supporto da parte delle istituzioni.

"La nostra proposta è che alle oltre 35mila imprese artigiane, che offrono lavoro a oltre 100mila persone e rappresentano il 22% dell'economia della Sardegna possa essere destinato lo 0,36% della prossima Finanziaria regionale", fanno sapere Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna.

"Non chiediamo sussidi tantomeno assistenzialismo, ma incentivi concreti affinché le micro, piccole e medie realtà sarde possano rafforzarsi, investire in tecnologia e formazione, creare nuova economia e assumere. Questo supporto non potrà che andare a incidere positivamente su tanti aspetti cruciali della nostra vita economica e sociale".

I DATI DEL COMPARTO - Gli ultimi dati disponibili rilasciati da InfoCamere-Movimprese parlano di una leggera flessione del numero delle imprese dell'Isola attive nel comparto.

Negli ultimi nove mesi del 2018 in Sardegna il saldo tra aperture e chiusure è stato negativo (-298), passando dalle 35.562 società del primo gennaio per arrivare alle 35.264 del 30 settembre di quest'anno.

Un numero che risulta però falsato dal dato relativo a Oristano, dove negli ultimi due anni l'albo non riesce a registrare imprese artigiane.

In leggera decrescita la provincia di Cagliari (163 aperture contro le 164 chiusure, per un totale di 13.405 aziende), mentre si registrano balzi in avanti a Nuoro con un +15 (113 aperture e 98 chiusure per un totale di 6.452) e a Sassari, con +8 (163 aperture e 155 chiusure, per un totale di 12.623 società).

(Unioneonline/F)
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