Stop ai voti numerici nella valutazione intermedia e finale della scuola elementare.

In arrivo, invece, i giudizi descrittivi, secondo quanto prevede l'Ordinanza illustrata ieri alle Organizzazioni sindacali e che attua quanto previsto dal decreto scuola.

La recente normativa ha infatti individuato un impianto valutativo che supera il voto numerico e introduce il giudizio descrittivo per ciascuna delle discipline previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo, Educazione civica compresa. Un cambiamento, come spiega il ministero dell'Istruzione, che ha lo scopo di far sì che la valutazione degli alunni sia sempre più trasparente e coerente con il percorso di apprendimento di ciascuno.

QUATTRO LIVELLI - Nel dettaglio, il giudizio descrittivo di ogni studente sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento: avanzato, e cioè "l'alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità"; intermedio, e cioè "l'alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo, risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo"; base, e cioè "l'alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità"; in via di prima acquisizione, e cioè "l'alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente".

I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina.

Nell'elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto e della sua evoluzione. La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento terrà conto del Piano didattico personalizzato (PDP). La documentazione completa e definitiva sarà pubblicata sul sito del Ministero dopo il parere del CSPI.

Soddisfazione dal ministro Azzolina, che ha ricordato come si tratti di un cambiamento "deciso in Parlamento, mettendo al centro l'idea che la valutazione, soprattutto in quella fascia di età, debba essere quanto più possibile chiara e rappresentativa del percorso fatto, dei miglioramenti conseguiti, degli obiettivi raggiunti. Dobbiamo tenere conto dell'evoluzione di ciascuna alunna e ciascun alunno, restituendo un quadro completo e utile per comprendere evoluzioni e difficoltà, anche in un'ottica di collaborazione con le famiglie".

(Unioneonline/v.l.)
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