Il Ghetto di Cagliari ospita fino al 15 novembre "Visioni concrete", mostra antologica dedicata a Ermanno Leinardi.

In esposizione 60 opere emblematiche del periodo tra il 1954 e il 2004.

L'esposizione detta tema e titolo della quinta edizione del "Festival Bianco e Nero", organizzato da Interforma: incontri, reading, conferenze, percorsi virtuali, laboratori e contest dal 29 ottobre al 30 dicembre, tutto sul web. Punta di diamante della manifestazione, la mostra mette l'accento sulla cifra peculiare dell'artista e racconta l'evoluzione della sua arte: dagli esordi figurativi di matrice espressionista alla svolta verso l'Informale e l'Astrattismo geometrico fino alla scoperta degli "spazi impossibili" e le ricerche sulla percezione.

Leinardi è stato uno dei protagonisti della rivoluzione estetica degli anni Sessanta e Settanta in una Sardegna a stretto contatto con la temperie europea e mondiale. Trascorse gli ultimi anni a Calasetta, dove ha trasformato un ex mattatoio nel Museo Macc che custodisce una parte significativa della sua collezione. Il viaggio tra le sue opere comprende anche un ritratto dell'artista firmato da Maria Lai e un documentario del regista Antonello Carboni sulla figura dell'artista.

Curata dalla storica dell'arte Maria Dolores Picciau e voluta dagli eredi Raul, Viviana, Tiziana e Monica Leinardi, la mostra proseguirà negli spazi dell'aeroporto di Cagliari prima di approdare ad Oristano, Sassari e Roma.

All'opera di Leinardi e ai suoi rapporti con la cultura europea sarà dedicata una conferenza online il 6 novembre alle 17. Al dibattito parteciperanno, oltre al figlio Raul, gli storici dell'arte Claudio Cerritelli e Gianni Murtas, gli artisti Tonino Casula, Giovanni Campus, Angelo Liberati e Ugo Ugo.

Il 7 novembre poi, alle 11 e sempre online, il Festival Bianco e Nero si concentrerà su "Il rilancio della Sardegna" con interventi di rappresentanti del mondo della cultura e dell'informazione, dell'industria e della politica per individuare le strategie di una "rinascita" nell'Isola dopo il lockdown a partire dalle bellezze e risorse dell'Isola.

(Unioneonline/v.l.)
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