Fattoria Sa Illetta, Palazzo Amat, Villa Carboni, Villa Vivaldi Pasqua. Sono i quattro tesori che domenica aprono le porte a Cagliari in occasione della Giornata nazionale dell'associazione dimore storiche italiane, appuntamento con il riconoscimento della medaglia della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco.

L'iniziativa nasce con l'obiettivo di promuovere le bellezze d'Italia - spiegano gli organizzatori - ma anche per ricordare il ruolo di tutte quelle figure professionali, dagli artigiani ai restauratori, dai giardinieri ai maestri vetrai, che affiancano i proprietari custodi di questi beni.

Villa Carboni è un edificio che risale al XVII secolo: in origine fu un convento dei Frati Minori. Nell'800 il nobile cagliaritano Michele Carboni, che già possedeva quasi tutti i terreni intorno, lo acquistò per farne il centro della sua azienda agricola denominata S'Annunziada. La villa è tuttora abitata dalla famiglia Carboni.

La villa Vivaldi Pasqua è invece l'unica dimora rimasta fra le ville, allora di periferia, realizzate a Cagliari alla fine del 1700 tra le vigne e gli orti che si estendevano ai margini del quartiere di Villanova. La villa appartenne a Don Pietro Vivaldi, marchese di Trivigno e Pasqua. La famiglia arrivò in Sardegna nel 1600 per gestire tutte le tonnare dell'isola.

Palazzo Amat è uno dei gioielli del quartiere di Castello, tra via Lamarmora e piazza Indipendenza.

La Fattoria Sa Illetta è all'interno di una zona che un tempo fu un isolotto: il primo impianto risale alla seconda metà del XVI secolo. Accanto c'è la chiesetta di San Simone.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata