La festa in onore dei Santi Cosma, Damiano e Pantaleo, a Giave, è sicuramente una delle più antiche del Meilogu. I festeggiamenti, che si celebrano alla fine del mese di settembre, attirano ogni anno una moltitudine di fedeli che arrivano anche dai paesi vicini, non solo per sciogliere il voto, ma anche per assistere ai tanti eventi civili: uno su tutti lo spettacolo dei fuochi pirotecnici.

Il Santuario è ubicato a brevissima distanza dal centro abitato, in una posizione rialzata da cui è possibile ammirare la valle dei Nuraghi. Al suo interno tanti ex voto, non solo di cittadini giavesi, ma anche dei centri abitati limitrofi che ogni anno rinnovano la promessa di devozione.

Quest'anno, però, non sarà una festa come le altre: l'emergenza coronavirus ha reso impossibile qualsiasi tipo di evento civile per pericolo di assembramenti e contagi. Tuttavia il comitato organizzatore non ha fatto mancare i riti religiosi, iniziati già dal 17 settembre con la recita della novena che si protrarrà sino al 25, giorno della vigilia.

Sabato 26 alle 15 il clou, con la processione accompagnata dalla banda musicale "Città di Ittiri" seguita, alle 17.30, dalla celebrazione della santa messa officiata dall'Arcivescovo di Sassari, monsignor Gianfranco Saba, e dai sacerdoti della zona di Sorres.

"L'intero cerimoniale - fanno sapere dal comitato - verrà portato avanti nel pieno rispetto delle norme in vigore che regolamentano l'emergenza covid che noi tutti stiamo vivendo".
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